La virtù dei forti non è la forza ma il perdono. E poi di quale forza vogliamo parlare di fronte a questo orrore? Quale forza violenta può ridarci le vite dei nostri connazionali e delle altre vittime?
Non abbiamo bisogno di sfogare rabbia ma di sfogarci. La virtù dei forti non è la forza ma la capacità di rimanere uniti. I nostri antenati romani formavano una testuggine di scudi per difendersi dall’impatto di lance e di uomini. La prima difesa era nell’unione. Campo di battaglia è la nostra vita quotidiana, i nostri teatri, i nostri luoghi di lavoro, gli aeroporti in cui ci muoviamo per viaggiare e lavorare, i ristoranti in cui mangiamo e stiamo con gli amici, le strade che ci riportano a casa. Una sola parte è armata e pronta ad uccidere. L’altra continua a difendersi con la sua vita ordinaria, quotidiana. Un po’ più blindata e sorvegliata ma ancora vita ordinaria. Uniti dalla normalità delle nostre vite che continuano. Non c’è altro da fare non perché sia l’ultima cosa che ci rimane ma perché è l’unica arma vincente. Rimanere uniti, iniziare a disarmare la rabbia, l’odio, con il perdono. E solo insieme possiamo farlo.
Di Don Mauro Leonardi
Articolo tratto da FaroDiRoma
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