PAKISTAN – “Il Pakistan di oggi ha bisogno di un messaggio di pace, tolleranza, armonia. Anche se professiamo fedi diverse, siamo una sola nazione e possiamo lavorare e crescere insieme”: come spiega in un colloquio con l’Agenzia Fides Cecil Shane Chaudhry, Direttore esecutivo della Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale del Pakistan, è questo il potente messaggio lanciato da migliaia di giovani, di tutte le religiosi, riunitisi ieri, 12 gennaio, in una manifestazione a Lahore, capitale del Punjab, organizzata dal Commissione “Giustizia e Pace”.
Il corteo , composto da giovani musulmani, cristiani, indùe sikh, ha attraversato la città lanciando un messaggio alla politica e alla società: “Noi siamo il futuro del paese, vogliamo costruire un futuro fatto di pace, giustizia, tolleranza, rispetto dell’inalienabile dignità di ogni essere umano, senza distinzione di razza, religione, classe sociale”.
Come Chaudhry racconta a Fides, la manifestazione rappresentava il culmine di un progetto portato avanti dalla Commissione nelle scuole del Punjab. “In primis ci siamo rivolti agli studenti delle minoranza religiose (cristiani, indù, sikh) interagendo con loro e lasciando emerge episodi di discriminazione che subiscono. In tal caso cerchiamo di insegnare loro ad affrontarli in maniera non violenta”. Il secondo passo è stato quello di incontrare e coinvolgere i giovani musulmani “per creare in tutti la consapevolezza che l’armonia e la pace sono un bene comune e una priorità per l’intera nazione”. Infine il corteo, dove i giovani di fedi diverse hanno camminato fianco a fianco, per simboleggiare l’anelito di pace presente nella gioventù pakistana.
Come rileva Chaudhry, “è fondamentale avviare tale opera di coscientizzazione nelle scuole e nel percorso di istruzione dei giovani. L’intolleranza e l’odio spesso nascono sui banchi di scuola. E’ lasciando penetrare valori come pace e giustizia nella formazione del nuove generazioni che si gioca il futuro del Pakistan”. (Agenzia Fides)