CARPI – EMILIA ROMAGNA – 300mila euro a sostegno dei giovani che hanno idee imprenditoriali, ma mancano di fondi per iniziare un’attività lavorativa. È questo l’obiettivo del nuovo progetto “Fides et Labor” presentato questa mattina da monsignor Francesco Cavina, vescovo della diocesi di Carpi: “Un modo per manifestare fiducia nei giovani da parte della Chiesa”. “Il primo donatore è stato Benedetto XVI con 100mila euro, dopo la visita pastorale del 26 giugno 2012 nelle zone terremotate – ha spiegato mons. Cavina -, poi la somma è aumentata grazie alla generosità di coloro che hanno fatto donazioni non a progetti o realtà mirate, ma a me in qualità di vescovo. Così oggi possiamo avviare questo progetto indirizzato prevalentemente ai giovani, ma non solo; possono usufruirne anche quei padri e madri di famiglia, persone di mezza età che hanno perso il lavoro”. Un progetto di “finanza sociale” – ha detto Paolo Ranieri, fiduciario economico vescovile – “rivolto ad attività esercitabili nel territorio della diocesi di Carpi che, a causa della lunga crisi economica, risultano escluse dal sistema del credito bancario”.
Il prestito massimo previsto sarà di 10mila euro, a zero interessi, con modalità di restituzione personalizzata. “Non si tratta solo di un fido a chi si trova nel bisogno – ha precisato monsignor Carlo Malavasi, vicario generale della diocesi e membro del Consiglio etico di ‘Fides et Labor’ -, ma anche e soprattutto un’opportunità per dare un consiglio, un’indicazione, per illuminare una via a chi nella necessità cerca un amico. Un’opera indicata da sempre e per sempre dal cristianesimo”. Grazie alla collaborazione di un’equipe di esperti, alla Lapam di Carpi e alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna i giovani imprenditori saranno sempre seguiti e accompagnati in un percorso che li porterà alla realizzazione della propria attività.
Agenzia Sir