IL MASSACRO DELLA DONNA. Nel primo caso la donna è trattata brutalmente. Il video della lapidazione di una ragazza in Siria davanti a suo padre ad opera dei jihadisti sta facendo il giro del mondo. A riportarlo è il gruppo “Raqqa viene massacrata silenziosamente” e confermato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, che non è riuscito però a fornire la data dell’uccisione (Tempi.it, 21 ottobre).
CINQUE MINUTI DI PAZZIA. Le immagini durano cinque minuti e mostrano la ragazza, in piedi, davanti al padre, affiancato da due uomini dello Stato islamico. La ragazza viene accusata di adulterio e il padre rigetta per quattro volte le richieste della figlia di perdonarla. Alla fine, si fa convincere dai terroristi islamici che la cosa migliore è lapidarla «secondo il volere di Allah».
IL RUOLO DEL PADRE. Il padre lega quindi la figlia e la dispone all’interno di una buca. Mentre un gruppo di uomini raccoglie delle pietre e si prepara a lapidarla, un jihadista dice alla ragazza che «dovrebbe essere contenta» di fare quella morte orribile perché, essendo la prima donna lapidata ad Hama, sarà lei a dare il via a una tradizione. Il filmato prosegue mostrando la lapidazione della ragazza sotto gli occhi del padre.
PROPAGANDA FOLLE. L’altro volto dell’Isis è rassicurante. E sfrutta i social network. E’ nato così il gruppo per le sorelle jihadiste e un video per istruirle al pronto soccorso, alla preparazione di una buona cena per gli uomini che vanno a combattere e per fare jogging in modo da non diventare un peso per i soldati in caso di fuga. È l’ultimo passo della folle propaganda di Isis che dopo averle stuprate, sottomesse e chiuse in casa ora si rivolge alle donne per ottenere il loro appoggio (Corriere della Sera
, 21 ottobre).DONNE ESPLOSIVE. Per raggiungere questo obiettivo, come di consueto – spiega il Corriere -, Isis usa i mezzi più moderni, da YouTube, passando per Facebook e Twitter, su cui sono stati aperti gli account del gruppo al-Zawra. Come sottolinea anche il sito di intelligence Site, il gruppo però non è per tutte. Ma si rivolge alle donne che sono “più interessate alle cinture esplosive che a un abito bianco o a un castello”.
CUCINA E PRONTO SOCCORSO. Per mandare questo messaggio la potente propaganda del Califfato usa colori e disegni che ricordano quelli delle principesse Disney, con un risultato che davvero rasenta la schizofrenia. Per preparare le donne alla jihad al Zawra propone classi e corsi di cinque tipi, compresi la cucina, l’economia domestica, il pronto soccorso, la legge e la sharia islamica.
SHOPPING E SOCIAL. Poi l’addestramento all’uso dei social media, strumento particolarmente usato dalla propaganda per reclutare. Senza dimenticare i consigli per la vita quotidiana: «Andate a far shopping tutti i giorni per non diventare un peso per i vostri fratelli jihadisti in caso di fuga». E ancora: «Imparate a usare le armi guardando i video su YouTube». Fonte: donboscoland.it
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