Nelle prime ore della mattina, è deceduto a Roma dopo una lunga e difficile malattia il porporato colombiano.
Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero, già Presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, è nato il 4 luglio 1929 a Medellín (Colombia). Dopo aver frequentato i corsi istituzionali nei Seminari di Antioquia (Medellín) e di Santa Rosa de Osos, si è trasferito a Roma per frequentare la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la laurea in diritto canonico. Nello stesso periodo si è specializzato in sociologia religiosa, in economia politica ed in etica economica.
È stato ordinato sacerdote a Roma, il 26 ottobre 1952, nella Basilica dei santi Apostoli, per la Diocesi di Santa Rosa de Osos.
Terminati gli studi, ha fatto ritorno alla sua Diocesi di origine dove è stato nominato vicario parrocchiale in due parrocchie di campagna. Quindi è divenuto Direttore dei «Cursillos de Cristianidad», dell’«Acción Cultural Popular», Officiale presso la Curia diocesana e Delegato per l’Azione Cattolica. Nel quadro della pastorale per l’alfabetizzazione e la formazione integrale dei contadini, ha rivestito il ruolo di coordinatore dei sacerdoti incaricati delle scuole radiofoniche. Nominato nel 1966 Segretario Generale dell’Episcopato Colombiano, ha pure assunto la cattedra di diritto canonico presso l’«Università Civile Libera».
Il 2 giugno 1971 è stato eletto Vescovo titolare di Villa del re e allo stesso tempo nominato Coadiutore del Vescovo di Pereira, al quale è succeduto il 1E luglio 1976. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 18 luglio 1971.
Ha partecipato, in qualità di Delegato della Conferenza Episcopale Colombiana, alle Conferenze Generali dell’Episcopato Latino-americano di Medellín (1968) e di Puebla (1979).
Dal 1983 al 1987 è stato Segretario Generale del Consiglio Episcopale Latino-americano (CELAM). Dal 1987 al 1991 è stato Presidente dello stesso Consiglio. Ha poi preso parte alla IV Conferenza Generale del CELAM a Santo Domingo, nell’ottobre del 1992.
Il 16 dicembre 1992 è stato promosso Arcivescovo Metropolita di Bucaramanga.
Il 15 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo ha nominato Pro-Prefetto della Congregazione per il Clero. In tale veste si è occupato in prima persona dell’organizzazione del Giubileo sacerdotale di Giovanni Paolo II.
Creato cardinale, il 23 febbraio 1998 è stato nominato Prefetto della Congregazione per il Clero, incarico mantenuto fino al 31 ottobre 2006.
Dal 13 aprile 2000 all’8 luglio 2009 è stato anche Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
È stato Presidente delegato all’Assemblea Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi (16 novembre – 12 dicembre 1997).
Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1998, del Titolo del SS. Nome di Maria al Foro Traiano, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo presbiterale (1° marzo 2008) [già Protodiacono dal febbraio 2007 al febbraio 2008].
IL COLLEGIO CARDINALIZIO SCENDE A 213 MEMBRI
Con la morte in Roma, poche ore fa, del porporato colombiano Darío Castrillón Hoyos il Collegio cardinalizio scende a 213 membri di cui:
78 creati da Giovanni Paolo II
75 creati da Benedetto XVI
60 creati da Francesco
Cardinali Elettori: 115
20 creati da Giovanni Paolo II
47 creati da Benedetto XVI
48 creati da Francesco
Cardinali Non-elettori: 98
58 creati da Giovanni Paolo II
28 creati da Benedetto XVI
12 creati da Francesco
Fonte: Il Sismografo
IL TELEGRAMMA DI CONDOGLIANZE DI PAPA FRANCESCO
Un “servitore del Vangelo”. Così Papa Francesco ricorda il card. Darío Castrillón Hoyos, morto questa notte a Roma. Nel telegramma di cordoglio inviato al decano del Collegio cardinalizio, card. Angelo Sodano, il Papa esprime “sentimenti di cordoglio al Collegio, ai familiari e agli estimatori del compianto porporato, ricordando con animo grato il suo generoso servizio alla Chiesa, specialmente la preziosa collaborazione da lui prestata alla Santa Sede in modo particolare come prefetto della Congregazione per il clero e presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei”. E conclude: “Innalzo fervide preghiere di suffragio perché il Signore, auspice la Vergine Maria, lo accolga nel gaudio e nella pace eterna ed invio la benedizione apostolica a quanti condividono il dolore per la scomparsa di così benemerito servitore del Vangelo”.