Il governo, dopo il vertice con le Regioni, ha deciso di chiudere le discoteche in tutta Italia a causa dell’aumento dei contagi di coronavirus. Non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale. Sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop. Dalle 18 alle 6 mascherine in luoghi e locali aperti al pubblico e nei luoghi in cui si possono creare assembramenti. Il Sindacato italiano dei locali da ballo annuncia il ricorso al Tar.
Estratto dal servizio del Tgcom24 edizione on line
Stretta sulle mascherine – Dalle 18 alle 6 del mattino mascherine nei luoghi e locali aperti al pubblico e nei luoghi in cui è più facile che si creino assembramenti. Lo prevede l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, al termine del confronto con i governatori. “Diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l’attenzione”, ha detto Speranza.
La riunione governo-Regioni – La riunione si è svolta in videoconferenza ed era stata convocata dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, per fare il punto proprio sulla questione discoteche. Per il governo hanno partecipato anche i ministri della Salute, Roberto Speranza e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Tra i presidenti delle Regioni, presenti Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Luca Zaia (Veneto), Alberto Cirio (Piemonte), Donato Toma (Molise), Giovanni Toti (Liguria) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia.
Speranza: “Significativa ripresa dei casi” – “Propongo di firmare l’ordinanza perché la ripresa dei casi è significativa anche alla luce dei contagi nel contesto europeo”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della riunione con i presidenti di Regione. “Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”, ha aggiunto.
Boccia: “Limitare assembramenti” – Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia ha sottolineato: “Restiamo uno dei Paesi più sicuri al mondo; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite”.
Patuanelli: “E’ un danno ma non ci sono alternative” – Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha ammesso che “il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso”. Ma, ha aggiunto, “non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo. Faremo il possibile per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto”.
Bonaccini: “Non criminalizziamo i gestori” – “Giusto tenere alta l’attenzione contro il virus. Da qui la decisione del governo di sospendere le attività di ballo in discoteche, sale da ballo e luoghi assimilati. Le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive, dalle difficoltà di evitare assembramenti al mantenimento delle distanze”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna commenta l’ordinanza di Speranza.
“Settore sul lastrico” – Immediate le reazioni dal mondo delle discoteche. “Siamo diventati il capro espiatorio dei contagi in Italia anche se non è stato riportato nessun contagio in nessuna discoteca”, ha detto l’amministratore unico della discoteca Praja di Gallipoli (Lecce), al centro di polemiche dopo la serata del dj Bob Sinclair con le immagini di moltissimi giovani senza distanziamento. I nostri dipendenti non riusciranno a raggiungere le giornate necessarie per avere la disoccupazione. Inoltre non vedo gli stessi provvedimenti di chiusura totale per bar, ristoranti e spiagge. Vediamo solo buio davanti a noi, spero si ricordino di aver messo un settore sul lastrico”, ha aggiunto.
Silb-Fipe: “Non ci sentiamo responsabili” – “Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società”, ha detto Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo. “La gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante ciò tutte le attività restano aperte. La discoteca è un grandioso capro espiatorio”, ha aggiunto.