Succedono cose strane in Italia. Gente pacifica assalita per il solo fatto di testimoniare a favore del matrimonio naturale. Uomini e donne insultati, schiaffeggiati, terrorizzati, perché non vogliono allinearsi alla nuova ideologia del genere. Provate solo per un istante a immaginare se qualcuno dei “favorevoli alla diversità sessuale” nel confronto acceso con i gay, sconfinavano nel linguaggio come hanno fatto- i cosiddetti gruppi aperti- a Brescia (nessuna fonte giornalistica nazionale ha segnalato la grave ingerenza dei centri sociali contro il dissenso pacifico), a danno di una manifestazione autorizzata dalla autorità competenti…. Apriti cielo. I titoli dei giornali in prima pagina avrebbero gridato allo scandalo. I noti rappresentanti istituzionali -come è successo per il caso Barilla-, avrebbero chiesto pubblicamente scusa, puntando il dito sul clima di intolleranza (falsa) nei confronti della minoranza LGBT. Nessuna voce autorevole si è levata in difesa di coloro che hanno protestato in piedi davanti ai palazzi del potere. Come mai? Ci sono casi in cui la violenza non condannata, è accettata? Attenzione, la diversità di trattamento, sfocia nella dittatura. Il famoso detto “chi tace acconsente”, serpeggia nella mente di tutti. Crea mentalità. Se oggi hanno aggredito verbalmente, istigando alla lotta, domani cosa faranno? Dialogare non significa accettare, ma sottolineare modi diversi di pensare. La propaganda invece, evidenzia nel dissenso il discredito sulle persone. Non è così. Dire con chiarezza che il matrimonio è formato “solo” da un uomo e una donna, non significa discriminare, ma affermare una verità inscritta nella creazione. Dietro la mistificazione della realtà, si nascondono interessi economici di cui non conosciamo la portata. I sostenitori della nuova forma di umanità, sono tutti foraggiati dalle grandi lobby. Diventano così prigionieri del denaro, e schiavi del profitto. L’etica è sostituita dal bisogno da soddisfare. I media, giocano un ruolo fondamentale. Sappiamo bene che tante testate giornalistiche pubblicano in base a quante pagine vengono acquistate. Non importa cosa si scrive. Quello che importa è il denaro che si ricava. La crisi terminerà quando i valori ritorneranno ad avere come centro di interesse lo sviluppo armonico della vita umana. Diventa grave, quando la politica usa la debolezza della gente per affermare la propria leadership. Questo tipo di politici non faranno mai bene alla società. Saremo sempre punto e a capo.
Eugenia Roccella commenta: “C’è uno sguardo carico di ideologia sulla famiglia. Tutto ciò che viene detto dalla Chiesa viene visto come ingerenza. Non c’è bisogno di essere cattolici per difendere la famiglia. Quando non si coglie il fatto storico di un milione di persone in piazza per il Family Day, si commette un errore gravissimo”. Chi l’ha detto? No, non Giovanardi o la Roccella, bensì Matteo Renzi, allora presidente della provincia di Firenze, presentando il libro di papa Ratzinger su Gesù, insieme a Giuliano Ferrara. Non è stata una dichiarazione occasionale, fatta dopo il successo dell’evento: Matteo prese posizione anche prima, promettendo che sarebbe stato presente con tutta la famiglia in piazza San Giovanni, dove si manifestava contro le unioni civili (i Dico della Bindi), a favore della famiglia formata da un uomo e da una donna. La Chiesa oggi conta meno, e non c’è bisogno di una messa per ottenere Parigi. La segreteria del Pd e la candidatura alla premiership valgono bene una capriola ideale, così oggi Matteo scatena un’ovazione all’assemblea milanese del suo partito affermando che è urgente introdurre la civil partnership, che è praticamente un matrimonio: altro che i Dico! La stampa italiana sembra imbambolata di fronte a questo brillante giovanotto che spara battute con piglio da mattatore del palcoscenico, facendo da contraltare a un attore consumato come Grillo. I contenuti, in questo contesto, sono secondari, e nessuno chiederà spiegazioni al sindaco di Firenze per i suoi voltafaccia. Dichiara che vuole “uccidere i retroscenisti parlando il linguaggio della franchezza” ma a volte conta di più quello che si tace, per calcolo opportunistico. Renzi si scaglia in apparenza contro Grillo, ma in realtà vuole far fuori i moderati, il suo obiettivo vero siamo noi del Nuovo centrodestra, e per questo punta sulle unioni civili e su qualunque tema che possa incrinare la maggioranza di governo. Renzi vuole come avversari Grillo e Berlusconi, meglio ancora Verdini (ottimo per eventuali accordi sulla legge elettorale: è dalla Toscana che è nato il modello Porcellum) e non Alfano. Per fare questo si può anche dire il contrario di quello che si è solennemente affermato qualche anno fa: tanto se qualcuno chiede spiegazioni, basta liquidarlo con una battuta”. Nella foto qui sotto, potete leggere la testimonianza di un omosessuale sul DDL Scalfarotto. DonSa