Vieni, accostati a me. Non avere paura.
Lo so che ti senti indegno, che ti senti sporco quando entri nel mio mistero di “Immacolata”.
Io invece non ho paura di abbracciarti, di stringerti a me. E lo voglio fare proprio per purificarti, per comunicarti la mia purezza, per avvolgerti con il mio candore.
Ti vedo titubante. Stai forse troppo a guardarti addosso, stai forse troppo a pensare alle tue miserie, alle tue debolezze. Ti stai preoccupando di trovare delle scuse, delle attenuanti, quasi per voler giustificare i tuoi limiti.
Non ti è utile questo. Non ho bisogno delle tue giustificazioni. Io, che sto in Dio, conosco tutto di te e conosco ancora più di quanto tu stesso puoi riconoscere.
Non te ne accorgi, ma ti guardo continuamente, ti seguo tutti momenti della tua giornata. E anche quando ti scopro fragile, per terra, non allontano i miei occhi da te, anzi, col mio sguardo faccio del tutto per sollevarti, per rialzarti.
Quante volte ho steso la mano, ti ho stretto a me dopo le tue cadute, ti ho riportato davanti a Gesù coprendoti con il mio candido manto, e Gesù ha cancellato i segni, le ferite delle tue sconfitte!
Sono la sua mamma e Lui mi da dato l’incarico di diventare mamma di tutti gli uomini. Per questo sono anche la tua mamma, e come mamma ho cercato e cercherò sempre di mettere pace, e la prima pace che voglio donarti sempre è quella con Gesù.
Io che contemplo sempre il suo volto vedo che si compiace di te, ti sorride anche quando per la tua testa passano delle nuvole nere che ti rendono triste. Ti sorride e vuole che anche tu gli risponda col sorriso. Lo so che tante volte non ci riesci, ma sforzati, guarda me, che ti tendo le braccia, guarda il mio candore che ti rispecchia la luce di Dio. Fatti avvolgere da questa luce che voglio donarti. Chiudi gli occhi alle cose di questo mondo e aprili guardando in alto, più in alto del cielo e bèati di quello che vedi pur non vedendo.
C’è Gesù, ci sono io, e siamo sempre protesi verso di te.
Questa festa ti riempia di gioia. Tutte le feste ti devono portare ad accogliere un raggio della gloria di Dio che è la gioia. Devi sviluppare questi sentimenti.
Bando alla tristezza, all’angoscia. Non ti affliggere per le cose che passano. Godi la presenza di Dio nella tua vita, in tutti gli avvenimenti della tua vita, perché tutto è permesso da Dio per il tuo bene, per la tua vera felicità, per la tua gioia che il Signore vuole donarti in pienezza.
Certo, su questa terra non ne potrai godere che in piccolissima parte, solo in una tenue scintilla che lampeggia per brevissimo tempo. Comunque cercherò di alimentare anche questa tenue scintilla col soffio dello Spirito Santo di cui sono ricolma, ma tu pure mettici del tuo. Mettici quello che Dio ti ha dato, anche se non ti sembra di sentirlo: mettici l’amore. Pensa che sei pieno anche tu di AMORE DI DIO: non lo tenere nascosto, dallo agli altri anche quando non ne hai voglia e sentirai dentro di te che quella scintilla di gioia diventerà una fiamma.
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