«Ho sete» non ha alcun senso se, attraverso un abbandono totale, non dono tutto a Gesù”.
“Come è facile conquistare Dio! Noi doniamo a Dio noi stessi, e così possediamo Dio; e non vi è nulla che appartenga a noi più di Dio. Poichè, se noi ci abbandoniamo a Lui, lo possederemo come Lui possiede Se stesso; ovvero, vivremo la Sua stessa Vita. Il compenso con cui Dio ripaga il nostro abbandono è Se stesso. Diventiamo degni di possederLo quando ci abbandoniamo a Lui in modo soprannaturale. L’amore autentico è abbandono. Più amiamo, più ci abbandoniamo”.
“Spesso vedete l’uno accanto all’altro fili elettrici: piccoli o grandi, nuovi o vecchi, di poco prezzo o costosi. A meno che e fino a che la corrente non passi attraverso di essi, non ci sarà luce. Quel filo sei tu e sono io. La corrente è Dio. Abbiamo il potere di lasciare che la corrente passi attraverso di noi, ci usi, produca la Luce del mondo: Gesù; o di rifiutare di essere usati e di lasciare che l’oscurità si diffonda. La Madonna è stata il filo più splendente. Permise a Dio di riempirla fino all’orlo, così che con il Suo abbandono – “Si compia in me secondo la Tùa parola”- divenne piena di Grazia; e, naturalmente, nel momento in cui venne riempita di questa corrente, la Grazia di Dio, ella se ne andò in tutta fretta alla casa di Elisabetta per collegare il filo elettrico, Giovanni, alla corrente: Gesù”.
Pensiero del giorno: “Lasciate che Dio vi usi senza consultarvi”.
Chiedi la grazia di abbandonare in Dio la tua intera vita.
Beata Teresa di Calcutta, tu hai permesso all’amore assetato di Gesù sulla Croce di diventare dentro di te una fiamma viva, così da essere per tutti luce del Suo Amore.
Ottieni dal cuore di Gesù… (si chieda la grazia…) insegnami a lasciare che Gesù penetri in me e si impossessi di tutto il mio essere, in modo così totale, che anche la mia vita sia un’irradazione della sua luce e del Suo amore per gli alltri.
Cuore Immacolato di Maria, Causa della nostra gioia, prega per me. Beata Teresa di calcutta, prega per me.
Conclusione
Ogni volta che a Madre Teresa veniva chiesto di parlare, ripeteva sempre con ferma convinzione: “La santità non è un lusso per pochi, ma un semplice dovere per te e per me”. Questa santità è unione intima con Cristo:” Credete che Gesù, e Gesù soltanto, è la vita, – e la santità non è altro che lo stesso Gesù che vive intimamente in voi”.
Vivendo in quest’unione intima con Gesù nell’Eucaristia e nei poveri “ventiquattro ore su 24”, come era solita dire, Madre Teresa è divenuta un’autentica contemplativa nel cuore del mondo. “Perciò, facendo il lavoro con Lui, noi preghiamo il lavoro: poiché facendolo con Lui, facendolo per Lui, facendolo a Lui, lo amiamo. E, amandolo, diveniamo sempre più una sola cosa con Lui, e Gli consentiamo di vivere in noi la Sua Vita. E questo vivere di Cristo in noi è la santità”.
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