Un giorno, San Francesco camminava con alcuni frati nella pianura di Assisi quando alzo’ gli occhi e vide moltissimi uccelli. Disse allora ai suoi compagni: “Aspettate qui perche’ vado nel campo a predicare anche a loro.
Appena inizio’ a parlare, gli uccelli si posarono sugli alberi e rimasero fermi, finche’ il Santo non li ebbe benedetti. San Francesco parlo’ cosi’: “Sorelle e fratelli miei, dovete essere molto riconoscenti al vostro Creatore Iddio e dovete ringraziarLo in ogni luogo, perché vi ha donato l’aria e la liberta’ di volare dove vi piace.
Oltre a questo, voi non seminate e non mietete, eppure Dio vi nutre; Egli vi ha dato le fonti per dissetarvi, i monti e le valli per rifugiarvi, gli alberi per costruire i vostri nidi. Voi non sapete filare ne’ cucire, eppure Dio veste voi e i vostri figlioli. Il vostro Creatore vi ama molto poiche’ vi dona tanti benefici, perciò state ben lontani dal peccato dell’ingratitudine e pensate sempre a lodare Dio”.
A queste parole gli uccelli cominciarono ad allungare i colli, ad aprire i becchi e le ali e con rispetto a chinare le testine in basso, poi, con trilli e movimenti, dimostravano che le parole di S. Francesco avevano dato loro molta gioia.
Anche il Santo si rallegrava con loro e si stupiva di un cosi’ gran numero di uccelli e delle loro bellissime varieta’. Egli gioiva nel vedere come accoglievano la sua parola e come devotamente, secondo i loro modi, pareva lodassero il Creatore. Francesco li accarezzava e passava accanto a loro, sfiorava le testine e i corpi con la tunica, ma essi non volavano via. Alla fine li benedisse con un segno di Croce e diede loro il permesso di andarsene.
Allora tutti gli uccelli, con meravigliosi canti, si alzarono in volo separandosi in quattro schiere secondo la croce che S. Francesco aveva tracciato su di loro, e dirigendosi verso i quattro punti cardinali.
Essi dimostravano che la predicazione della croce di Cristo, rinnovata da S. Francesco, doveva essere portata con gioia da lui e dai suoi frati, in tutte le parti del mondo.
Proponimento
– Imitiamo S. Francesco nel contemplare la creazione come specchio del Creatore;
– ringraziamo Dio per il dono della creazione;
– cerchiamo di avere sempre rispetto per ogni creatura, in quanto espressione dell’amore del Creatore;
– riconosciamo in ogni essere creato un nostro fratello.
Pater, Ave, Gloria
di Stefano Santi per la Redazione Papaboys
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