Premetto che non sono un grande intenditore e appassionato di politica, soprattutto di questa politica. Ma non riesco a trattenere un ‘commento’ alla tornata elettorale referendaria. Prima di tutto perché riguarda il nostro paese, in secondo luogo perché resto allibito nel leggere tanti commenti e ‘opinioni’ sulla cacciata di Renzi. Commenti di pancia, ma non di testa, o per lo meno di teste poco pensanti. E poco pensanti sulla realtà, che invece è altra.
Due brevissime analisi per capire un pò meglio.
Renzi non è stato cacciato proprio da nessuno, ma credo che molto onestamente abbia compreso che l’Italia non è pronta a quello che lui aveva in testa, cioè, le pulizie di Pasqua. Infatti siamo a Natale. Tutti possono dire e scrivere quello che vogliono su chi c’è dietro a Renzi, resta il fatto che questo quarantenne fiorentino, da solo, ha asfaltato una mezza generazione dei vari D’Alema, Bersani, Prodi e gente simile. La cosa ancora più comica è che Renzi andrà a casa solo quando lo deciderà lui, poiché è – ad ora – il segretario del più grande partito italiano, quello Democratico. Eletto o non eletto dal popolo in questo momento è questione secondaria, poiché non si riesce nel paese a fare una legge decente da anni (e non con Renzi al comando del Governo). Berlusconi ci ha venduto che il fiorentino voleva occupare il potere e quell’elettorato rimpicciolito notevolmente che lo segue gli ha creduto. La verità è che Renzi sta toccando interessi di potere proprio di Berlusconi. E per questo Silvio sclera, anche se tra un pò si potrebbe configurare il Patto del Nazzareno 2.
Da solo Renzi ha conquistato il 40% dei voti, mentre dall’altra parte, la totale e stravagante ‘accozzaglia’ lo ha superato di quasi 20 punti in percentuale. Che significa? Se mettiamo insieme le ‘parti del no’, ci renderemo conto che il vero vincitore delle urne è Beppe Grillo. E’ l’unico che ha saputo spostare una vera e propria massa di voti. Sono le piazze a parlare e quelle dei Cinque Stelle sono le più numerose. Del 60% dei ‘no’ Grillo ne controlla almeno il 35. Forza Italia circa il 10, Lega e Fratelli d’Italia insieme altrettanto. Il 5% rimanente va spartito tra i ribelli del Pd, i sinistrorsi estremi ed anche uno 0,qualcosa del popolo del Family Day.
Adesso che succede?
Bisognerà capire se Matteuccio da Firenze si terrà il Partito Democratico o lascerà anche quella posizione; in questo caso gli scenari sarebbero diversi. La palla passa comunque a Mattarella, uomo equilibrato, che non ha troppe soluzioni di fronte. E non mi sembra che sia un Presidente da colpi di scena. Anche per questo mi fido di lui.
Se ci saranno le elezioni, ci troveremo un Governo 5 stelle. Se si andrà avanti così, ci troveremo un Governo Pd & soci, con Renzi che dirà comunque – e sempre – l’ultima parola.
Ma, ve lo ripeto, il referendum l’ha vinto Grillo. E non so se sia un bene o un male.
Chi vivrà vedrà.
A proposito, Maurizio Crozza, torna prestissimo, perché mi manchi!
di Daniele Venturi