ROMA –Al via il cineforum della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano che proporrà una serie di lungometraggi scelti a partire dalle preferenze del Pontefice, dalle sue parole e dai suoi gesti
Si è aperto sabato quattro gennaio, con la proiezione del film «Cammina, cammina» di Ermanno Olmi, il cineforum della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano. Il titolo, «Dieci film sulle orme di Papa Francesco», indica dieci lungometraggi scelti a partire dalle preferenze cinematografiche espresse dal Papa, ma anche dalle sue parole e dai gesti di questi primi mesi di pontificato, in un ciclo di proiezioni che segna una continuità nelle attività della parrocchia di via Labicana.
«Questa serie di film prosegue idealmente il percorso fatto nell’Anno della fede – spiega il parroco don Giuseppe Ciucci -. In quella occasione abbiamo cercato di trarre spunti di riflessione sul dono delle fede, su come arricchirla, su come renderla sempre più vivace. Questa nuova serie di film vuole essere una risposta anche a tutte le esortazioni e sollecitazioni che Papa Francesco fino ad oggi ci ha dato, attraverso le sue omelie, i discorsi, i documenti». «La strada», «Il pranzo di Babette», «Così lontano, così vicino», «Terraferma», «Elephant Man», «La tigre e la neve», «Miracolo a Le Havre», sono solo alcuni dei titoli di un percorso articolato in due incontri al mese (l’ultimo il 6 maggio): prima di ogni proiezione una breve introduzione, dopo un dibattito per discutere sui contenuti che il film ha trasmesso.
«In ognuna di queste pellicole c’è un messaggio che va a rinforzare e aiuta a capire le indicazioni pastorali date dal Papa – conclude il parroco – si può creare così un itinerario che richiami alla testimonianza, all’ascolto, alla misericordia, all’amore, per suscitare in noi più forza, dinamismo e gioia per vivere il nostro essere missionari in questa città, in questo quartiere, in questa parrocchia». Film che parlano di accoglienza, di poesia, dell’importanza della verità, dell’apertura verso le situazioni di povertà umana, di abbandono, di solitudine, di confronto con gli altri, per conoscere noi stessi nello contatto col nostro prossimo, come rivela il curatore della rassegna, Alberto Di Giglio, docente di Cinema sacro e religioso: «Questo cineforum vuole invitare ad alzare lo sguardo verso l’alto, per guardare tutto con innocenza e purezza. Non sono tutti film indicati dal Papa, sono stati scelti in base ai suoi richiami alla testimonianza, alla preghiera, alla misericordia, alla tenerezza, e ai suoi inviti ad uscire, andare, camminare, per essere testimoni di Cristo fino alle periferie esistenziali».
Un percorso verso lo stupore dell’incontro con l’altro, attraverso opere d’arte cinematografica; un cammino aperto a tutti, e che punta a far riscoprire soprattutto ai più giovani alcuni capolavori del cinema, per approfondire la riflessione sull’uomo di oggi: «Il cinema ci stupisce sempre, e lasciarsi stupire è un’urgenza dell’uomo moderno. Il cinema vero, lontano dalle multisala e dai cinepanettoni, può far crescere gli uomini e le donne del nostro tempo, perché mette nelle condizioni di interfacciarsi, di empatizzare con i personaggi e le storie – afferma Di Giglio -. Dobbiamo lasciare che i giovani riscoprano tutto questo, attraverso un cinema che insegni a pensare, riflettere e crescere».
Maria Elena Rosati per Roma Sette