Pax et Justitia

Dieci idee per una vita spirituale migliore nel 2018

Il 2017 finirà tra pochi giorni, presto entreremo nell’anno nuovo! È il momento per ricominciare. Facciamo il proposito di andare di più in palestra, di mangiare meglio, essere organizzati e raggiungere gli obiettivi professionali o scolastici.

Come cattolici, è importante tenere in cima alla lista gli obiettivi spirituali. Se è vero che ogni giorno è un’occasione per ricominciare, ora abbiamo il tempo per pregare per capire come Dio ci stia chiamando a crescere spiritualmente nel 2018.

Ciascuno ha la propria lista perché il viaggio di ciascuno verso il cielo è diverso. Dio ci parla in modi differenti, ci colleghiamo con alcune preghiere e alcuni santi più che con altri e abbiamo una vita di preghiera in base alla nostra vocazione e al nostro programma.

Detto questo, ecco qualche idea per migliorare la nostra vita spirituale nel 2018.

1. Imparare qualcosa sui santi

Lo ammetto: fino a quando non mi è stato regalato per il Natale dello scorso anno un calendario liturgico del 2017 non avevo idea del fatto che quasi ogni giorno la Chiesa ricordi un santo. So che i cattolici amano festeggiare e onorare i santi, ma vedere il nome di almeno un santo sul calendario quasi ogni giorno mi ha fatto capire che non ne sapevo tanto quanto credevo. E allora nel 2018 potete approfittare per informarvi un po’ di più sui santi, che sia imparare un fatto riguardante il santo del giorno o conoscere più a fondo un santo a settimana, o leggere ogni mese un libro su un santo. I santi sono splendidi modelli di come dovremmo vivere in quanto cattolici. Non dobbiamo per forza diventare come loro, ma possono ispirarci e ovviamente possiamo chiedere loro di pregare per noi! Possono sicuramente aiutarci nel nostro pellegrinaggio terreno.

2. Partecipare a opere di carità

Come sappiamo, la Chiesa è la principale organizzazione caritativa del mondo. Ci sono molti modi per coinvolgersi al riguardo: donare denaro, offrirsi volontari in un rifugio per senzatetto o una mensa, fare viaggi missionari o donare cibo e vestiti… le opzioni sono veramente infinite. Potete controllare le opportunità che offrono la vostra parrocchia e la vostra città o creare un progetto caritativo a scuola o nel vostro gruppo. Non abbiate paura di essere creativi, ma non perdete di vista l’obiettivo finale: servire gli altri nel nome di Gesù.

3. Leggere

Se siete topi di biblioteca come me, questo suggerimento è quello che fa per voi. Se non leggete molto potrebbe essere una nuova sfida per il 2018. Potete prendere due piccioni con una fava: leggere e migliorare il vostro rapporto con Gesù. Ci sono molti argomenti: santi, teologia… Cercate su Google “libri cattolici” e sono sicura che troverete qualcosa che vi interesserà.

4. La sfida del Rosario

Maggio è il mese del Santo Rosario, ma non dovete aspettare fino a maggio per affrontare la sfida del Rosario. Recitatelo ogni giorno per un mese. Potete anche decidere di continuare a pregarlo ogni giorno dopo la fine della sfida. Sapevate che potete ottenere un’indulgenza plenaria recitando il Rosario in chiesa o pubblicamente in un gruppo? A volte vedo delle persone che lo recitano durante la Messa. L’ho fatto anch’io e il cuore si sente ancora più aperto quando sto per ricevere Cristo nell’Eucaristia. È un ottimo modo per compiere un viaggio attraverso la nascita, il ministero, la morte e la resurrezione di Gesù. Se lo recitate durante la Messa, assicuratevi soltanto di non distrarvi dalla Messa stessa. Se il multitasking non è il vostro forte potrebbe non essere l’opzione giusta per voi. È importante rispettare la sacralità della Messa e donarle davvero la nostra piena attenzione. Un’altra alternativa è arrivare in chiesa presto e recitarlo prima che inizi la Messa. Alcuni Papi hanno incoraggiato a recitarlo, altri non troppo. La decisione spetta a voi.




5. Andare a confessarsi

Se andate spesso a confessarvi continuate a farlo! Se non lo fate, ricordate che Gesù vi sta aspettando. La confessione può spaventare, soprattutto se non vi ci accostate da molti anni, ma onestamente la grazia che ricevete, per non parlare del fatto di scaricarvi di vari pesi, vi fa sentire nuovi e guarisce davvero un rapporto “macchiato” con Dio. Non c’è quantità di peccati che possa far sì che Dio vi ami di meno, ma scuote la nostra relazione con Lui. La confessione non è solo la vostra occasione per scusarvi e fare ammenda. Dio vuole che torniamo a Lui, come il figliol prodigo. La misericordia di Dio è infinita, e se questo non ci offre ovviamente una scusa per peccare, Egli aspetta sempre che torniamo a Lui.

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