Mons. Sebastian Tudu lancia l’appello dopo settimane di tensione. Oltre 300 musulmani hanno aggredito la comunità per questioni legate a un terreno, di proprietà dei tribali cattolici. Negli scontri muore un islamico: il gruppo risponde dando fuoco a tutte le case.
“Vogliamo una soluzione permanente e vivere in pace con tutte le comunità. Il governo ci deve aiutare”. È l’appello lanciato su AsiaNews da mons. Sebastian Tudu, vescovo della diocesi di Dinajpur, dopo una serie di scontri avvenuti tra cattolici e musulmani nel villaggio di Chirakhota, per questioni legate ad alcuni terreni. L’apice della tensione è stato raggiunto il 24 gennaio scorso, quando oltre 300 musulmani hanno attaccato la comunità cattolica, composta da tribali di etnia Santal.
Gli appezzamenti contesi sono proprietà della comunità cattolica, che li possiede con regolari documenti dal 1971. All’epoca, nel pieno della guerra di liberazione dal Pakistan, era stata una donna indù a vendere loro i terreni. Di recente, un musulmano ha tentato di espropriare l’appezzamento, ma il tribunale si è espresso in favore dei Santal.
Il 24 gennaio oltre 300 membri della comunità islamica hanno assaltato il villaggio. I cattolici si sono difesi con arco e frecce, le loro armi tradizionali, e un musulmano è rimasto ucciso. A quel punto, la collera si è scatenata e gli altri musulmani hanno saccheggiato riso, cibo, vestiti, soldi, oltre 100 mucche, e dato fuoco a tutte le 60 case dell’insediamento.
La polizia ha arrestato 19 cattolici per la morte del musulmano. Entrambe le parti hanno riportato molti feriti.
Dipali Tudu, 22enne cattolica, era al villaggio nel momento dell’attacco. Adesso ha lasciato la zona per questioni di sicurezza: “I musulmani ci hanno attaccato e hanno tentato di molestare alcune di noi. Perciò ho sono andata via, in un’altra città. Siamo molto delusi, noi vogliamo vivere in pace”.
Lo scorso anno la chiesa cattolica di Boldipukur – sempre nella diocesi di Dinajpur – è stata vittima di una vicenda simile, legata a questioni terriere. Gli assalitori hanno rubato oggetti di vario valore e i documenti di proprietà dei terreni. Tre suore sono state picchiate e hanno subito un tentativo di violenza.
di Sumon Corraya per Asia News