Rory Feek è un noto cantante folk del Tennessee (Stati Uniti) che insieme alla moglie Joey è stato nominato ai premi Grammy. Quella di Roy e Joey era una coppia solida con tre splendide figlie, ma il 4 marzo Joey è morta a causa di un tumore che le è stato diagnosticato poco dopo la nascita di Indiana, affetta dalla sindrome di Down.
Il marito lo ha annunciato così sul sito This Life I Live: “Il tumore è terminato, il dolore è cessato e tutte le lacrime si sono asciugate. Joey è tra le braccia del suo amato fratello Justin e userà la sua voce fantastica per cantare per il suo Salvatore. 02.30 Questa notte, mentre eravamo riuniti accanto a lei, sostenendo le sue mani nella preghiera, la mia amata sposa ha esalato l’ultimo respiro”.
Nei mesi seguenti, Rory non ha permesso che il dolore per la perdita di Joey lo paralizzasse e si è concentrato sull’educazione della figlia Indy, tenendo sempre presente lo spirito di sua madre, ma non è un compito facile, visto che deve far fronte a tutte le persone che affermano che sua figlia, affetta dalla sindrome di Down, è un “errore”.
Al giorno d’oggi, molte persone sono convinte che bambini come Indy non abbiano alcuna possibilità di condurre una vita “normale”, ma Rory sa che sbagliano. Per lui Indy è un grande dono di Dio, come qualsiasi bambino, e lo ha fatto sapere con un toccante omaggio a sua figlia in un post sul suo blog This Life I Live:
“Indiana non è meno di qualsiasi altro bambino. Il fatto che abbia la sindrome di Down non fa sì che la sua vita sia meno significativa di quella di un’altra persona, o che i suoi sogni e i suoi sentimenti siano meno importanti”.
In questo due anni, Joey ed io abbiamo sentito le statistiche e ci hanno spezzato il cuore. Tra il 70 e il 90% delle madri incinte che fanno il test e scoprono che il bambino ha la sindrome di Down abortisce… Quando è nata Indiana, Joey ed io abbiamo detto: ‘Questa è la bambina che Dio vuole che abbiamo’. Ci abbiamo creduto e avevamo ragione”.
“All’inizio forse vedi che non è il bimbo che speravi che fosse, ma poi – com’è successo a noi – ti rendi conto che non è da meno. È molto. È più meravigliosa e più preziosa e ancor più importante per la nostra vita e la nostra storia di quanto pensavamo”.
“No, Dio non commette errori”.
Fonte it.aleteia.org/Maria Paola Daud