SICILIA – CATANIA – “Onorare una grande martire di ieri, ci deve portare a pensare ai martiri di oggi. Non possiamo in questo momento tacere su quello che sta accadendo in questi giorni in Iraq e in altri numerosi Paesi dove i cristiani sono ferocemente e ingiustamente perseguitati”. Lo ha affermato ieri sera mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, celebrando la Messa in cattedrale in occasione dell’888 anniversario della traslazione delle reliquie di Sant’Agata. Ogni anno, infatti, il 17 agosto, la città di Catania celebra la festa delle traslazione delle reliquie della Patrona Sant’Agata Vergine e Martire. “Vogliamo, allora, che la festa in onore di Sant‘Agata, martire del III secolo, sia testimonianza di vicinanza e di solidarietà verso le sorelle e i fratelli che oggi subiscono persecuzioni perché cristiani”, ha sottolineato.
“Le notizie che riceviamo e le immagini che le accompagnano sono di estrema gravità – ha osservato l’arcivescovo -: giustamente si parla di ‘catastrofe umanitaria’. Genitori con i figli, persone anziane e sofferenti sono obbligati a fuggire a piedi dalle loro case, cacciati dai luoghi dove hanno il sacrosanto diritto di abitare sulla scia dei loro padri. Tutta questa violenza non può trovare alcuna giustificazione e noi dobbiamo affermarlo con chiarezza. È semplicemente assurdo camuffare con presunte motivazioni religiose queste esplosioni di disumana violenza e sopraffazione”. Mons. Gristina ha espresso ferma condanna di “ogni persecuzione per motivi di fede o di opinioni personali”, “sempre e in ogni circostanza”: “Non può esistere motivo di fede che giustifichi sopraffazioni, violenze, battaglie, o addirittura guerre”. Fonte: Agensir