CALABRIA – CASSANO ALLO IONIO – “Ripensare il sistema del welfare, ricostruendolo attorno alla persona e alle sue reali esigenze”. È quanto chiede la Caritas diocesana di Cassano all’Ionio presentando il progetto, elaborato insieme al vescovo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. “La crisi morde, la povertà scalcia. E spesso a rimetterci sono i più deboli: i bambini, le donne e gli anziani”. È a loro e alle famiglie che è rivolto il piano d’interventi, che suona come risposta all’emergenza sociale “messa tragicamente a nudo dal triplice omicidio consumato nelle settimane passate a Cassano con la morte anche di un bambino di appena tre anni”. “In settimana tutti i progetti entreranno nel vivo”, spiega il direttore della Caritas, Raffaele Vidiri, illustrando otto progetti che prevedono l’impegno di decine di volontari usciti dai corsi di formazione promossi dalla stessa Caritas. A Cassano centro, con la collaborazione della scuola d’infanzia “Sacra Famiglia di Nazareth”, per 10 mesi 10 bambini e altrettante famiglie saranno interessati da percorsi di formazione alla legalità, alla giustizia sociale e al rispetto dell’altro, per favorire, “attraverso il processo educativo, la maturazione dell’identità del minore, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo di competenze”. La Misericordia curerà per un anno l’assistenza e il sostegno a una cinquantina tra disabili e anziani, facilitandone gli spostamenti e garantendone l’accompagnamento. I volontari della parrocchia “Natività della Beata Vergine Maria” assicureranno la prevenzione e il contrasto del disagio minorile, rendendosi artefici per un semestre di attività di animazione e studio per 20 fanciulli appartenenti a nuclei familiari in difficoltà. Si rivolgeranno invece agli adolescenti le attività del seminario diocesano “Giovanni Paolo I”, che per sei mesi, di concerto con scuole, famiglie e istituzioni, offriranno un luogo di ritrovo e di crescita personale e comunitaria. Guarderà ai bimbi anche il cantiere sociale che fino a luglio sarà aperto dalla parrocchia della Presentazione del Signore, a Lauropoli: in 25 (tra loro anche molti migranti) seguiranno sentieri di socializzazione e perfezionamento scolastico. Altri progetti riguardano diversi Comuni della diocesi: a Castrovillari la parrocchia di San Girolamo per 9 mesi promuoverà un servizio di animazione per 30 anziani soli. Ad Altomonte la parrocchia di San Giacomo apostolo tutelerà la partecipazione attiva in attività ludico-ricreative di 15 diversamente abili, che per un anno potranno dare spazio alle loro potenzialità nei laboratori di musica, teatro e ceramica. Infine, a Roseto Capo Spulico, la parrocchia di San Nicola di Bari affiancherà una quindicina di bambini che, per motivi familiari, non seguono gli studi con profitto.
Fonte: Agensir