PIEMONTE – NOVARA – Entra nel vivo il XXI Sinodo della Chiesa novarese, dopo l’avvio solenne in Cattedrale lo scorso 7 giugno, vigilia di Pentecoste.
I membri del sinodo sono convocati sabato 13 settembre dalle ore 9.30 alle 12.30 a Borgomanero presso l’Oratorio della parrocchia “San Bartolomeo” (in via Dante 7) per la prima delle otto assemblee plenarie.
Nella prima fase, che si concluderà il 29 novembre, saranno creati dei gruppi di lavoro che opereranno negli otto vicariati territoriali della diocesi (Novara, Ovest Ticino, Borgomanerese, Aronese, Ossola, Verbano, Cusio e Valsesia), concentrando la riflessione su tre punti, espressi dal vescovo Franco Giulio Brambilla nella sua Lettera pastorale “Come sogni la Chiesa di domani”: “Ospitalità dell’umano”, “differenza cristiana” e “stile di comunione nelle e tra le parrocchie”.
“Nell’affrontare il primo punto – spiega il vicario generale, don Fausto Cossalter – ci chiederemo come comunicare una Chiesa che è capace di un sincero ascolto del mondo reale” e “come costruire una Chiesa capace di misericordia”; “per il secondo punto si tratterà di trovare tre criteri per verificare la capacità delle nostre comunità di raccontare e condividere con il mondo la ricchezza del Vangelo”; infine, ci s’interrogherà su “come abbandonare il comodo criterio del ‘si è sempre fatto così’ per essere comunità audaci e creative”.