PIEMONTE – NOVARA – Si apre alle 20,45 di sabato 7 giugno, vigilia di Pentecoste nella cattedrale di Novara, il XXI sinodo diocesano, nel corso di una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Franco Giulio Brambilla. Come annunciato lo scorso 17 aprile dal presule, il sinodo sarà “la manifestazione chiara di una cura pastorale condivisa”, un atto col quale il vescovo i impegna a creare insieme a sacerdoti preti e laici un cammino condiviso di pensiero e di decisioni “per generare una Chiesa ‘in uscita, come ci chiede Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium”. Focus principale il capitolo III della lettera pastorale di quest’anno: “Rigenerare la Chiesa di domani”; punto di partenza lo sguardo sul “volto missionario delle parrocchie”; approdo la definizione condivisa e ufficiale delle unità pastorali missionarie. Il sinodo, spiegano dalla diocesi, durerà due anni pastorali. Il primo, 2014/2015, sarà scandito da quattro sessioni generali, una per stagione. Il secondo, 2015/2016, avrà tre momenti: l’estate 2015 dedicata alla rielaborazione del lavoro; l’autunno con la sessione conclusiva e la promulgazione ad experimentum delle dichiarazioni e dei decreti sinodali; la primavera 2016 segnata dalla verifica e dalla promulgazione definitiva del Sinodo. Ai lavori partecipano 190 persone: membri di diritto, eletti o designati, scelti dal vescovo, sacerdoti, religiosi/e e laici. Fonte: Agensir
Diocesi Novara, Mons. Brambilla apre sabato il XXI sinodo diocesano
Di Redazione
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