EMILIA ROMAGNA – RIMINI – Per il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, è “una delle più felici esperienze che si fanno sul territorio riminese”, che “non finisce mai di stupire”. Il Campo lavoro missionario torna sabato 5 e domenica 6 aprile con la forza che più lo contraddistingue, al di là della solidarietà: il “mettere insieme credenti e non credenti – prosegue mons. Lambiasi – affinché là, nel deserto in cui vivono, famiglie e popoli più poveri possano ricevere almeno qualche goccia di bene e di amore”. Sono oltre 2mila i volontari impegnati, sei i punti di raccolta tra Rimini, Riccione, Verucchio, Bellaria, Cattolica e Santarcangelo (questi ultimi due una novità rispetto allo scorso anno). Qui confluiranno i materiali destinati al recupero e i mercatini dell’usato. Negli ultimi giorni sono stati distribuiti 160mila sacchi mentre sono seimila gli alunni delle scuole riminesi materne e primarie, coinvolti nei progetti educativi collegati alla grande raccolta. L’anno scorso il Campo ha permesso di raccogliere 181 tonnellate di ferro e metalli vari, 139 di indumenti usati, 76 di carta, 26 di rifiuti elettronici, per un ricavato finale di 172mila euro, servito a finanziare quindici progetti missionari all’estero. Quest’anno aumenta l’attenzione verso le famiglie riminesi più povere: oltre alle missioni in Albania, Bangladesh, Uganda, Camerun ed Etiopia, un sostegno andrà anche alle famiglie immigrate con bambini che bussano alla Caritas diocesana: 1.500 nel 2013,in difficoltà per lo più per affitti, bollette e spese scolastiche. Fonte: Agensir