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Dolore immenso nell’ultimo saluto al piccolo Gabriel. I genitori in carcere e migliaia di persone al funerale

Un funerale senza omelia. Lo scrive Emilio Orlando nella versione on line di Leggo, il quotidiano del gruppo Caltagirone.

Una bara bianca al centro dell’altare nella chiesa di Santa Maria Assunta a PiedimonteSan Germano, in provincia di Frosinone, per dare l’ultimo saluto a Gabriel Feroleto assassinato dalla madre, forse con la complicità del padre. Una cerimonia a cui ha partecipato una folla commossa di compaesani, ma non solo. C’era un migliaio di persone.

In prima fila la nonna e lo zio con il sindaco e le autorità del comune. Tutti con la fascia tricolore. Ad accompagnare il feretro, i vigili del fuoco di Frosinone che Gabriel amava, tanto da guadagnarsì il soprannome di “Grisù”.

Una celebrazione durata mezz’ora officiata dal parroco don Antonio Martini, che alle parole del Vangelo di Matteo , « Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi darò riposo», non ha aggiunto nulla. ( nella foto in basso la nonna e lo zio di Gabriel Feroleto).


Lacrime e dolore tra la folla di presenti già da questa mattina, che hanno portato fiori e palloncini bianchi che facevano da cornice al sagrato della chiesa sulla piazza di Piedimonte. «In un comune civile – urla una donna  – Gabriel sarebbe ancora vivo. Le autorità e le istituzioni sarebbero intervenute prima che questo orrore si consumasse. Tutti sapevano i disagi di quella famiglia disgraziata e non hanno fatto nulla. I politici sono capaci solo a mettersi in prima fila dopo che le tragedie sono successe».

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