Domenica 10 maggio – La mia fede si chiama gioia piena

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 

Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». Giovanni 15,9-17.

Amore e comandamenti? E la libertà?


L’amore ha le sue regole.
Perché?
Perché amare è far vivere una persona.
Quando ti amo, ti do la vita e tu la tua.
E va protetto, rispettato, questo dono.
Se no tu muori.
Se no io muoio.
L’amore comanda il rispetto, la protezione, la gioia.
L’amore regola, regala, la vita.
L’amore comanda l’amore.
E si è liberi solo da vivi.
E si è vivi solo da amati.

Rimanere nell’amore? Come si fa? L’amore non è un luogo.
E invece, si.
E invece, si.
L’amore è un luogo, è un cuore aperto, è una vita spalancata.
La tua.
La mia.
E io voglio entrarci.
E tu sei già dentro di me

Il tuo primo comandamento è di amare gli altri e di farsi amare dagli altri.
Non vuoi scuse.
Non vuoi amori divini.
Amori da altare.
Amori da sacrificio.
No.
Tu non vuoi amori da alzare gli occhi.
Tu vuoi amori da girare la testa. A guardare chi ho accanto.
Tu non vuoi amori a mani giunte.
Tu vuoi amori a mani basse, aperte, che stringono e accarezzano.
È quello che tu fai a me.
Sento i tuoi occhi nei miei.
La mia mano nella tua.
Eccolo Dio.
È il tuo viso. La tua mano. La tua vita.
Addosso a me.
Addosso alla mia.

Scelta da te.
Di tutto il resto non ho bisogno.

Senza amore.
Niente gioia.
Senza amore.
Niente vita.
Senza amore.
Niente Dio.
Non dirmi chi preghi.
Dimmi chi ami.
E conoscerò il tuo Dio.

Conoscere te, per amare.
Amare, per conoscere te.
Ecco la mia fede. Che si chiama gioia piena.

Di Don Mauro Leonardi

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