In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. Marco 6,7-13.
Andare in due.
A ripulire il mondo.
Con un bastone.
Con i sandali.
Con una tunica.
Per poggiarsi, difendersi.
Per andare avanti.
Per scaldarsi.
Perché per annunciare l’amore.
Bisogna amarsi.
E amarsi e appoggiarsi l’uno all’altro.
Difendersi l’uno con l’altro.
Sempre insieme uno accanto all’altro.
Uniti per proteggersi e scaldarsi.
Come un abito sul corpo.
Come un bastone in una mano.
Come sandali ai piedi.
Questo sei tu per me.
Questa sono io per te.
Perché in due?
Perché la più bella parola sull’amore sono due che si amano.
Perché poveri?
Per aver bisogno d’amore.
Per sentire il bisogno dell’altro.
Perché rimanere a lungo in una casa?
Perché l’amore è essere casa l’uno per l’altro, è stare insieme a lungo, a vivere, intimi.
Perché andarsene se non mi vogliono?
Perché non posso costringere qualcuno a volermi, ad amarmi.
Devo lasciarlo libero.
Se non ti ama lascialo.
Lasciagli tutto.
Anche la polvere.
L’amore o è libero o non è amore.
Di Don Mauro Leonardi