La Festa della Divina Misericordia, chiesta da Gesù in una rivelazione privata a santa Faustina Kowalska, si celebra dall’anno 2000 nella Seconda Domenica di Pasqua, come stabilito da san Giovanni Paolo II.
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«Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L’Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa.»
«Io desidero che vi sia una festa della Misericordia, voglio che l’immagine che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima Domenica dopo Pasqua, questa Domenica deve essere la festa della Misericordia.»
L’immagine raffigura Gesù misericordioso, ovvero con la mano destra alzata, e due raggi che escono dal cuore, uno bianco e uno rosso, rappresentanti rispettivamente l’acqua ed il sangue.
Negli anni successivi Gesù ritornò a fare questa richiesta addirittura in altre quattordici apparizioni, definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
«Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla Confessione ed all’Eucaristia, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. Che nessuna anima tema ad avvicinarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come porpora. Questa causa è Mia ed è scaturita dal seno della Santissima Trinità, che attraverso il Verbo vi fa conoscere l’abisso della Divina Misericordia. Desidero che questa Festa venga celebrata solennemente la prima Domenica dopo la Pasqua.» (Diario di Santa Faustina, Quaderno 2, online)
«Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione [..]. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre.»
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù espresse due desideri:
Gesù chiese anche che in preparazione alla Festa fosse fatta un’apposita novena, cominciando dal Venerdì Santo; la novena consiste nella recita della Coroncina alla Divina Misericordia e di altre preghiere ogni giorno alla tre del pomeriggio.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina:
«Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore.» Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa.
Dalle pagine del Diario di santa Faustina sappiamo che ella fu la prima a celebrare, seppur individualmente, questa festa; lo fece con il permesso del confessore.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua era già presente nel santuario di Cracovia Lagiewniki nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ottenne l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha.
Il card. Franciszek Macharski introdusse la festa nella diocesi di Cracovia con la Lettera Pastorale per la Quaresima 1985. Seguendo il suo esempio lo fecero negli anni successivi i vescovi di altre diocesi polacche.
Su richiesta dell’Episcopato polacco, San Giovanni Paolo II, nell’anno 1995, introdusse questa Festa in tutte le diocesi polacche. Nel giorno della canonizzazione di Suor Faustina, il 30 aprile 2000, il Papa annunciò questa Festa per tutta la Chiesa Cattolica. Oggi è una delle feste più sentite dal popolo di Dio.
(it.cathopedia.org)
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