In quel tempo, disse Gesù: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio». Giovanni 10,11-18
Se è amore, è vita.
Se è amore, è dono.
Se è amore, è seguirsi.
Se è amore, è proteggersi.
Se è amore, è appartenersi.
Se è amore, è conoscersi.
Se è amore, è restare uniti.
Se è amore, è ascoltarsi.
Se è amore, è diventare una cosa sola.
Se è amore, sei tu.
Tu questo hai fatto a me.
Amore mio.
Si. Ti conosco.
Si. Mi conosci.
Si. Riconosco la tua voce che mi chiama.
Si. Ho preso tutta la tua vita.
Si, siamo tanti, tante.
Chiamate da te.
Amate da te.
No, non mi hai abbandonato.
No, non sei mai fuggito.
Sei qui.
Sempre.
Con me.
Amore mio.
Quando ti riprenderai la tua vita.
Prenderai anche me.
Ci sarò anche io.
Sono piena.
Inondata.
Impregnata.
Della tua vita.
Sono in te.
Che scambio meraviglioso.
Scambio di vite.
Dal cielo alla terra.
Attraverso di te.
Amore mio.
Nessuno perde nulla.
Tutti hanno tutto.
Hanno te.
Vita donata.
Vita ripresa.
Un solo corpo.
Tutti in te.
Non c’è comando più bello.
Dammi.
Vivi.
Ama.
Di Don Mauro Leonardi