In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Matteo 5,1-12
Come si fa a pregare?
Salendo in alto.
Dietro a te.
Sedendosi a terra.
Accanto a te.
Ascoltando te.
Contemplando te.
Come si fa a pregare?
Ci si avvicina a te.
E poi ci si riposa.
Di te, con te.
Anche Dio prega.
È quando parla con noi. A noi.
È quando ci racconta del paradiso.
Che è un luogo beato.
Che è un luogo per i beati.
Il Paradiso è come questo monte dove mi siedo con te.
Il Paradiso è dove sei tu e l’unico suono che sento è la tua voce.
Il tuo regno è un regno per poveri. Ricchi solo di te.
Il tuo è un regno dove si consolano le lacrime.
Il tuo è un regno dove vincono la battaglia i miti.
Il tuo è un regno per affamati saziati.
Il tuo è un regno per i buoni.
Il tuo è un regno in cui vedremo, con occhi puri, Dio.
Il tuo è un regno per i figli della pace, che hanno saputo generare pace.
Il tuo è un regno per prigionieri liberati.
Il tuo è un regno in cui ogni maldicenza e male sono il prezzo della ricompensa più grande.
Il tuo è un regno per profeti, per chi ha fatto, di te, parola e vita.
Di Don Mauro Leonardi