Crescenzago ritrova la messa e il suo parroco!
LA STORIA – Crescenzago, il quartiere popolare nella periferia nord-orientale di Milano dove sfocia la multietnica via Padova, ritrova oltre che alla messa domenicale anche il suo parroco della Chiesa di di Santa Maria Rossa; proprio così, Don Franco Amati è stato «fra la vita e la morte», come lui stesso racconta, a causa del Coronavirus.
Una settimana di febbre altissima in canonica, poi la corsa al pronto soccorso, quindi un mese e mezzo d’ospedale. «Dove ho trascorso anche la Pasqua – confida –. E forse sono vivo per miracolo».
Ha perso dieci chili, don Franco, ma non la sua forza e la sua voce profonda. «Finalmente torniamo a guardarci negli occhi», esordisce durante la Messa che presiede. Una pausa. «In tanti mi dicono: “Sono contento di rivederla”. Allora io rispondo: “Anch’io sono contento di rivedervi…”». Scherza. E subito aggiunge: «Nella malattia ho sentito ancora più profonda la presenza di Dio, anche grazie alla vostra preghiera».
È Fabiano, informatico e padre di tre figli, che spiega il ringraziamento del sacerdote. «Ogni sera, durante le settimane di blocco totale, ci ritrovavamo in più di cento per il Rosario in streaming. Era per don Franco». Ora Fabiano è uno dei quasi cento volontari impegnati per garantire le Messe a prova di Covid nella parrocchia di Santa Maria Rossa sorta sulle vestigia della storica abbazia del 1100 che ancora è caratterizzata dal carminio dei suoi mattoni. «Ma non siamo un servizio d’ordine – tiene a far sapere –. Svolgiamo il servizio d’accoglienza». Lo rivela anche il badge al collo. «Vogliamo mostrare il volto amico della comunità. Siamo ancora in una fase a rischio: perciò il rispetto delle regole è essenziale anche in parrocchia», chiarisce. (Testi e foto avvenire.it)