L’allarme lo ha lanciato un ciclista. «C’è un corpo carbonizzato» ha detto al telefono con i carabinieri poco prima delle 16.
Non si sbagliava l’uomo rimasto pietrificato nella sua tutina da gara davanti a quello scenario. E infatti tra l’erba della campagne di Erbusco, nel Bresciano, i militari hanno trovato un cadavere irriconoscibile per le fiamme che lo hanno divorato. Si tratterebbe di una donna, di carnagione chiara, tra i 25 e i 40 anni, ma dovrà essere l’analisi del Dna a stabilire con certezza l’identità della persona alla quale sarebbe stato dato fuoco proprio nella zona del ritrovamento.
Si tratta di un’area verde, tra sentieri frequentati da runner e ciclisti e le viti di una nota cantina, a pochi passi dall’autostrada A4 Milano Venezia. «Si tratta di omicidio», confermano i vertici della Procura di Brescia con il sostituto procuratore Teodoro Catananti che ha aperto un’inchiesta contro ignoti. Sul posto anche il procuratore facente funzione Carlo Nocerino. Al momento si fanno solo ipotesi tra cui quella che il corpo sia stato prima scaricato e poi bruciato da chi proveniva dall’autostrada. Facile la via d’accesso, ancora di più la via di fuga. I resti carbonizzati della donna, il cui sesso è stato accertato dalle dimensioni del bacino, sono stati messi a disposizione della Medicina Legale degli Spedali civili di Brescia che dovrà fornire le risposte determinanti per inquadrare il caso. Secondo una primissima analisi il cadavere sarebbe stato abbandonato recentemente, tra ieri e questa mattina.
I sentieri di Erbusco sono infatti molto frequentati, anche da alcuni residenti, e fino ad oggi nessuno aveva notato nulla di strano. Gli inquirenti stanno sequestrando tutte le telecamere presenti in zona alla ricerca di elementi utili alle indagini. Al vaglio dei carabinieri anche le denunce di scomparsa presentate in questi giorni non solo nel Bresciano, ma anche nelle province vicine, da Bergamo, a Cremona e Mantova. Si esclude al momento che il corpo possa essere quello di Suad Allou, la 29enne di origini marocchine, svanita nel nulla a Brescia tra il 3 e il 4 giugno scorsi, e per il cui delitto è stato arrestato il marito cinquantenne, Abdelmjid El Biti, che era stato ripreso dalle telecamere di un bar vicino a casa della moglie mentre caricava un pesante sacco scuro dal quale si intravedeva la sagoma di un piede. Quel corpo carbonizzato trovato nel pomeriggio di oggi non era certo nelle campagne di Erbusco da sette mesi, periodo della scomparsa di Suad Allou.
Fonte: Leggo.it