Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una “conversazione telefonica con il primo ministro Mario Draghi e lo ha informato sulla situazione al fronte. Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner”, ha scritto Zelensky su Twitter.
Dalla crisi del carburante a quella alimentare – Zelensky ha poi sollevato “il problema dell’approvvigionamento di carburante”, e ha discusso delle modalità “per prevenire la crisi alimentare”: innanzitutto, ha spiegato, “dobbiamo sbloccare insieme i porti ucraini”.
Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio. La Russia sta praticando la “deportazione” e “l’uccisione di massa di civili” nel Donbass, ha aggiunto, “tutto questo è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia”
Zelensky ha inoltre criticato le divisioni all’interno dell’Unione europea riguardo le ulteriori sanzioni contro la Russia. “Per quante settimane ancora l’Unione europea cercherà di concordare un sesto pacchetto? Naturalmente sono grato agli alleati che stanno sostenendo nuove sanzioni. Ma da dove prendono il potere le persone che bloccano questo sesto pacchetto? Perché possono detenere un tale potere?
La pressione sulla Russia è letteralmente una questione di salvare vite. E ogni giorno di procrastinazione, debolezza, varie controversie o di proposte per ‘pacificare’ l’aggressore a spese della vittima significa semplicemente che più ucraini vengono uccisi.
Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra.
Se il mondo è veramente unito e onesto riguardo a questa aggressione russa contro il nostro stato sovrano, la velocità con cui porre fine a questa guerra sarà misurata in settimane. Prima le nostre terre saranno liberate dagli occupanti, più le persone in tutto il mondo saranno protette in modo affidabile dai desideri aggressivi di chi vuole perseguire politiche coloniali”
Il presidente russo Vladimir Putin, nel colloquio con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, ha sottolineato che l’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi. Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass.
La Russia sta spingendo verso un genocidio in Ucraina e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino. Lo affermano 30 esperti di diritto internazionali nel primo rapporto indipendente dall’inizio del conflitto, di cui la Cnn ha avuto visione. Nel documento, elaborato dal New Lines Institute for Strategy and Policy, think tank americano, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights (Canada), vengono fornite “ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l’esistenza di un’identità ucraina”.
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