Categorie: Pax et Justitia

Doppio blitz a Parigi e Dammartin Uccisi i tre killer, liberati gli ostaggi

I blitz sono scattati insieme, alle 17. Le forze speciali hanno assaltato la stamperia di Dammartin e ucciso i due fratelli Kouachi, ritenuti gli autori della strage di Charlie Hebdo. L’ostaggio è stato liberato.

Contemporaneamente alle porte di Parigi sono stati uditi quattro colpi di artiglieria, preludio del blitz che ha condotto alla fuga degli ostaggi nelle mani da questa mattina, in un supermercato ebraico, dell’uomo che ieri aveva ucciso una vigilessa a Montrouge. Anche in questo caso l’uomo sarebbe stato ucciso. Nei blitz ci sarebbero due agenti feriti.

La giornata
Ancora una giornata di terrore per la Francia. Con la polizia impegnata su due fronti, entrambi drammatici: da un lato i killer di Charlie Hedbo, asserragliati da questa mattina in una stamperia a Dammartin con un ostaggio, dall’altra l’assassino di Montrouge, che dopo aver ucciso una vigilessa giovedì mattina, ha assassinato due persone prima di asserragliarsi in un negozio kosher alle periferia di Parigi.

Il killer di Montrouge di nuovo in azione: presi ostaggi. L’autore della sparatoria di ieri a Montrouge, periferia sud di Parigi, in cui è morta una giovane vigilessa, è stata identificato dalle forze di polizia. L’uomo intorno alle 13 ha sequestrato 6 persone, tra cui un bebé di sei mesi, dentro un negozio di alimentari kosher, frequentato da ebrei. La polizia ha identificato l’uomo come Amely Coulibaly. Ancora in fuga, l’uomo avrebbe abbandonato l’auto vicino a un centro commerciale sulla strada tra Parigi e Arcueil, nell’Ile de France. Due suoi familiari sono stati fermati. Sembra che il killer conoscesse i fratelli Kouachi, gli assalitori di Charlie Hebdo. Il sequestratore ha minacciato di uccidere tutti gli ostaggi se le forze dell’ordine lanceranno l’assalto a Dammartin, dove sono asserragliati i due fratelli Kouachi.

Il sequestratore uscito da poco dal carcere, ricercata la fidanzata. Amely Coulibaly, il sequestratore del supermercato kosher di Parigi, è uscito di prigione da due mesi. Era stato arrestato e condannato nel 2010, per aver fatto parte di un gruppo che aveva elaborato un piano per tentare di far evadere Smait Ali Belkacem, l’autore dell’attentato del 1995 alla stazione Rer di Saint-Michel a Parigi. Agli agenti intervenuti ha gridato più volte ‘sapete chi sono!’. Blindata la zona, studenti chiusi nelle scuole, sul posto poliziotti e le teste di cuoio. Nella stessa inchiesta, riferiscono i media francesi, era stato interrogato anche Cherif Kouachi, uno dei due assalitori di Charlie Hebdo, che era però stato scagionato. C’è anche la sua ragazza, la ventiseienne Hayat Boumeddiene, tra i ricercati per la sparatoria di ieri a Montrouge.

I killer di Charlie Hebdo sotto assedio. L’altro fronte che impegna la polizia francese è quello relativo al massacro di mercoledì a Charlie Hebdo. Dopo la notte passata a rastrellare la foresta della Piccardia stamattina la svolta nelle operazioni: i due fratelli sono stati individuati nei pressi della nationale 2, a Seine et Marne, a nord-est di Parigi.

Sparatoria e un ostaggio. Erano nascosti in una zona boscosa e si sono visti circondati dalle forze dell’ordine. La sparatoria è avvenuta poco dopo le 9 in località Dammartin-en-Goele, 45 chilometri a est di Parigi, a mezz’ora dal punto in cui i fratelli Kouachi erano ricercati. I due dopo aver tentato la fuga si sono asserragliati all’interno di una tipografia e hanno catturato un ostaggio, che sarebbe ferito. Si tratterebbe di un dipendente dell’azienda di lavori pubblici di Dammartin-en-Goele. In mattinata si era diffusa la notizia da parte di alcuni media francesi della presenza di due morti (uno dovrebbe essere un poliziotto) e venti feriti, ma la gendarmeria ha smentito ufficialmente la presenza di vittime.

Scuole evacuate e aerei dirottati. La zona è sorvolata da cinque elicotteri, le strade sono chiuse e gli abitanti sono stati invitati a restare a casa. Gli alunni delle scuole limitrofe sono stati gradualmente portati via a bordo di autobus. Durante una conversazione telefonica con le forze dell’ordine, i due assalitori di Charlie Hebdo hanno detto di voler “morire da martiri”. Gli aerei in atterraggio hanno ricevuto indicazioni di aggiustare la rotta per evitare di passare sopra alla zona.
L”epilogo è vicino”: ha detto il prefetto di polizia di Parigi, riferendosi alla operazione di polizia in corso a Dammartin-en-Goele. Sarebbero in corso trattative con gli attentatori.


Hollande al ministero dell’Interno per fare il punto della situazione. Il presidente francese, Francois Hollande, si è recato a piedi, quasi a voler sottolineare che la situazione è sotto controllo, al ministero dell’Interno di Parigi per “fare il punto della situazione”. “Dalla Francia – ha detto – una risposta unita a violenza”.

“Dobbiamo riunirci attorno ai valori di libertà e di tolleranza, perché sono questi valori che hanno tentato di uccidere”. Lo ha dichiarato il premier francese Manuel Valls, arrivato alla sede di Liberation dove si sono ritrovati per lavorare al prossimo numero i redattori superstiti di Charlie Hebdo. “È il momento della compassione e della solidarietà”, ha aggiunto, ribadendo la sua vicinanza ai superstiti e alle famiglie delle vittime.

Alla Cnn, in serata, il ministro della Giustizia Christiane Taubira ha ammesso che uno dei due fratelli ricercati era noto all’intelligence fin dal 2005 per aver partecipato alla jihad dapprima in Yemen e quindi in Iraq (nel 2008), tanto da essere arrestato e condannato al rientro. Dagli Usa rimbalza la notizia che entrambi fossero da tempo nella lista delle persone bandite dai voli civili.

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A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire

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