2 milioni di persone si sono ritrovate al Circo Massimo di Roma per il giorno del Family Day. “vi sono partecipanti da tutto il mondo: l’Asia, l’Africa, l’Europa, il Sudamerica”. È stato detto dagli organizzatori del Family Day, dal palco allestito al Circo Massimo proprio all’inizio dell’incontro. Al Family Day del Circo Massimo, gremito in tutte le sue parti mentre la gente continua ancora ad affluire, dopo il saluto iniziale del portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, Massimo Gandolfini, hanno portato il loro saluto Mario Adinolfi, direttore del quotidiano “La Croce” e Gianfranco Amato, direttore di “Giuristi per la Vita”. “Avete cambiato la storia dell’Italia”, ha detto Adinolfi ringraziando le migliaia di famiglie presenti, venute da ogni parte d’Italia, “dalle Alpi alla Sicilia”, come aveva sottolineato poco prima Gandolfini. “Vietato rottamare la famiglia”, lo striscione che fa da decorazione al palco della manifestazione. “In difesa della famiglia e dei bambini”, come precisano gli organizzatori. “Questa piazza non è contro nessuo”, ha precisato all’inizio Gandolfini. Presenti anche i gonfaloni di tre Regioni, con i loro governatori: Lombardia, Veneto e Liguria, oltre a diversi sindaci e amministratori.
“Il matrimonio è tra l’uomo e la donna – dice Maria Grazia, arrivata con il marito e i nipoti da Anzio – non è una questione di religione. Vengano previste le unioni civili, ma il matrimonio è cosa diversa”. “Io considero disumano l’utero in affitto – aggiunge Pina, che arriva da Ostia – è uno sfruttamento della donna e un torto per il bambino.
.
“Siete più di quelli che pensavamo. Sono passati 7 mesi dalla piazza del 20 giugno e siamo ulteriormente cresciuti” con queste parole Massimo Gandolfini ha aperto il Family Day del 2016. “Nella tradizione della cultura ebraica quando un evento si ripete per tre volte diventa una consuetudine” ha detto Gandolfini auspicando che la manifestazione in difesa della famiglia diventi un appuntamento fisso. Dopo aver ringraziato le Regioni Veneto, Liguria e Lombardia per la presenza del Gonfalone, ha fatto una sorta di appello per regioni. “La famiglia non può essere l’istituto ultimo e negletto quando in realtà è quella che tiene insieme la società italiana” ha detto ancora Gandolfini. Dal palco ha ribadito che il ddl Cirinnà “deve essere fermato. Pensare di ristrutturare questa legge in qualche sua parte è sbagliato”. Secondo il portavoce del Family Day in materia di diritti sulle unioni civili l’Italia non è fanalino di coda in Europa, come sostenuto da molti, ma “un faro” e un “apripista perchè si mantenga la civiltà e il rispetto dei bambino che vuol dire vivere con un padre e una madre”. “Una legge sulle unioni civili – ha quindi concluso Gandolfino – dovrebbe semplicemente fare un copia e incolla tra i diritti civili che già esistono. Speriamo che il premier Renzi tenga conto di questa piazza, tutti dovrebbero farlo”, ha detto. Già dall’inizio della mattinata è continua senza sosta l’aflusso delle famiglie al Circo Massimo per il Family day. Palloncini rosa e azzurri contornano l’area. “Sono per un amore libero ma non libertino”. Questa scritta campeggia su alcune magliette indossate dai manifestanti del Family day, al Circo Massimo di Roma.
.
Molti gli striscioni che attaccano la legge Cirinnà. In mezzo al prato un gigantesco lenzuolo con su scritto ‘Resisteremo’.
.
Valerio e Falvia, 4 figli: “i bambini non si comprano”
“Siamo qui per affermare il valore della vita e della famiglia”. Valerio ha 4 figli ed è venuto al Family Day di Roma con tutta la famiglia. L’ultimo bambino ha un anno e il primo dieci. Con sua moglie Flavia sono partiti da Savona ieri per “testimoniare che i bambini non si comprano”. Alla domanda se si sente minacciato dalla legge Cirinnà risponde: “Non deve passare, altrimenti sarà una sconfitta per l’umanità”.
La piazza a Renzi: “Vietato rottamare la famiglia”
Anche il premier Matteo Renzi non viene risparmiato dalle critiche al family day per il ddl Cirinnà. Un enorme striscione alla base del grande palco allestito al Circo Massimo che ospiterà il Family day è stato piazzato con su scritto: “Vietato rottamare la famiglia”. Espressione ormai entrata nel gergo attribuito al premier. Campeggia anche un altro striscione sempre rivolto al premier: “#Renzi ci ricorderemo…”.
Circo Massimo gremito, bandiere e striscioni
È imponente il colpo d’occhio che, a circa un’ora dall’inizio del family day, testimonia la massiccia presenza di manifestanti per la manifestazione contro il ddl Cirinnà. Di fatto, il grande spazio appare già gremito, tanti sono gli striscioni e le bandiere, alcune anche di paesi stranieri come l’Albania e la Spagna. Negli striscioni esposti da quanti stanno partecipando all’appuntamento proprio il ddl in discussione in Parlamento è preso particolarmente di mira. Uno di questi recita: “Cirin-NO: viva i figli e la famiglia”, mentre un altro invita a fermare il ddl. Tra i manifestanti anche molte bandiere tricolore e del Movimento per la vita.
Nella tarda mattinata Gandolfini al Viminale.
Massimo Gandolfini, il portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” che ha organizzato il Family Day è al Viminale per incontrare il ministro dell’Interno Angelino Alfano. All’ incontro partecipa anche il neo ministro per gli Affari regionali Enrico Costa che ha la delega alla Famiglia. Intanto dal Pd a dettare la linea del premier è il vicesegretario Lorenzo Guerini che assicura: “noi ascoltiamo le piazze e ascolteremo anche le ragioni di quella di oggi, ma sulla legge per le unioni civili non si torna indietro”.
di Redazione Papaboys (Fonte: Ansa.it / Avvenire)