Cosa è successo? Abbiamo vissuto l’epoca di “Due Papi” nello stesso tempo, e proprio questo è stato il trampolino di lancio per la realizzazione dello spettacolo teatrale che abbiamo visto per voi, splendido, innovativo e accattivante, fatto di confronti, dialoghi e battute briose.
di Elena Tasso
È un vero faccia a faccia tra due personaggi, Joseph Ratzinger cioè Papa Benedetto XVI, interpretato da Giorgio Colangeli, e il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, futuro Papa Francesco, interpretato da Mariano Rigillo.
La trama parte dal fatto che Ratzinger vuole dare le dimissioni dal papato e Bergoglio vuole lasciare il vescovado argentino, ma Ratzinger lo convoca, inizialmente scettico sul suo operato, lo studia e alla fine non lo lascerà andare, ma lo indicherà come suo successore. Il loro incontro, le loro vite differenti, si uniscono per completarsi, per dare unione e fratellanza, in una cura reciproca.
Ognuno è tassello che si incastra nella vita dell’altro per completarsi in un unico disegno. Le loro figure superlative, nel desiderio di fare del bene, fanno toccare con mano la semplicità e le problematiche del quotidiano, come semplici persone viste ed analizzate nella propria singolare umanità, nell’essere ‘padri’ a conduzione di una grande famiglia, nel sostenere e vegliare sui più piccoli, sugli emarginati, su ogni persona, perché hanno a cuore e sentono la loro responsabilità verso tutti.
Devono ragionare, studiare, meditare e seguire la voce della coscienza… interpretazioni superlative. Uno spettacolo fluido, scorre nella gioia. Un incontro e poi un’amicizia che nasce tra due personaggi differenti, è unione, realizzazione di qualcosa di bello. Lo spettatore viene rapito, rimane sospeso nell’aria.
Tra il pubblico c’è un silenzio particolare, fatto di attenzione, tocca. Lo spettacolo va oltre gli applausi oltre l’empatia che ci può essere in teatro. Dà una ventata di freschezza! È stuzzicante e innovativo, può essere uno spunto anche per dialogare; preponderanti è il messaggio di pace e dell’infinito amore ricco di misericordia e reciproco rispetto: unità nelle varie differenze. Sì, a teatro si può parlare – e chiaramente – anche di pace!
Indiscutibile bravura degli attori Rigillo e Colangeli. Si avverte veramente lo spirito dei due Papi, qualcosa in più che va oltre al normale racconto di rispetto e sopportazione di caratteri e dinamiche differenti, e questo fa la differenza. Anche le interpretazioni di Anna Teresa Rossini e Ira Fronten sono molto stimolanti, danno brio al dialogo ed al colloquio nei suoi ritmi serrati, talvolta imprevisti.
Il regista Giancarlo Nicoletti e la produzione hanno fatto un ottimo lavoro. Interessante anche la scenografia. Lo spettacolo è in scena a Roma, nella Sala Umberto, e lo sarà fino al 30 Aprile 2023. A teatro!