Due sante palestinesi. Padre Bader: speranza per una terra che soffre

Più di 2 mila persone da tutta la Terra Santa: è la delegazione guidata dal Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, che domenica in Piazza San Pietro parteciperà alla canonizzazione delle beate originarie della terra di Gesù, Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso. Le due religiose saranno proclamate sante da Papa Francesco assieme alle beate Giovanna Emilia De Villeneuve e Maria Cristina dell’Immacolata Concezione. In Piazza ci saranno il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, e una rappresentanza israeliana. Stamani nella Sala Stampa della Santa Sede, il briefing per presentare le figura delle due suore della Terra Santa. Il servizio di Giada Aquilino:

In una regione in cui “siamo circondati dalla guerra e dalla morte”, Dio ci manda “due donne sante a guidarci” e Papa Francesco, nell’Anno della Vita Consacrata e nel mese di maggio dedicato a Maria Vergine, ci propone queste due figure femminili che “ci chiamano a pregare affinché Dio renda i cuori, le menti e le anime più miti”. Così padre Rifat Bader, direttore del Centro cattolico per gli studi e i media di Amman, in Giordania, ha presentato suor Maria Alfonsina Danil Ghattas, fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di Gerusalemme, vissuta tra il 1843 e 1927, e suor Maria di Gesù Crocifisso, Carmelitana Scalza, vissuta tra il 1846 e 1878. Delle prime due sante palestinesi dell’epoca moderna padre Bader ha voluto mettere in luce che sono al contempo due sante arabe. Per la loro intercessione sono guariti un ingegnere di Galilea e un bambino siciliano, che domenica saranno presenti in Piazza San Pietro. Il giorno successivo, lunedì, il Patriarca Twal presiederà una Messa di ringraziamento nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, in lingua araba. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo ai giornalisti, ha precisato che la recente intesa – a livello di Commissione bilaterale – sul testo dell’Accordo globale tra Santa Sede e Stato di Palestina – ancora da firmare dalle rispettive autorità – e le canonizzazioni di domenica “sono indipendenti” e quindi i due eventi non possono essere messi in relazione. Le canonizzazioni, ha aggiunto padre Lombardi, saranno seguite via satellite anche in diverse località dello Stato di Palestina, dove – ha spiegato padre Bader – i cristiani sono il 2% della società. Sul significato della canonizzazione delle due religiose per tutta la Terra Santa, ascoltiamo padre Rifat Bader:

R. – Gesù Cristo è venuto in questa terra, gli apostoli vivevano qui con Gesù: allora è normale avere dei nuovi santi. È veramente una benedizione di Dio per tutti gli uomini della Terra Santa. Per la Palestina, è un atto di incoraggiamento del Santo Padre verso questa terra che soffre, in una regione sempre “infuocata”. Ma speriamo che questa canonizzazione possa essere un incoraggiamento di fede per i cristiani e un segno di speranza per tutti i cittadini.

D. – Sono originarie della Terra Santa: ma come possiamo definirle?
R. – Sono suore, consacrate, ma sono anche cittadine di una terra che storicamente si chiama Palestina. Adesso Terra Santa significa anche “due popoli”. Noi arabi, palestinesi, giordani, riconosciamo queste sante come frutto della civiltà araba-cristiana, che è qui da tanti anni. È davvero una speranza per i palestinesi, perché loro soffrono tantissimo. Questa speranza – anche con la presenza in Piazza San Pietro del presidente Mahmoud Abbas dopodomani – sarà pure un incoraggiamento per i palestinesi, affinché possano avere il loro Stato libero. Ma questa non è una festa politica, è una festa spirituale, di fede, per i cristiani prima di tutto, ma anche per tutti i cittadini della regione, affinché abbiano sempre quell’umiltà e quella semplicità con la quale queste sante vivevano, mai con la forza o con le armi.

D. – Madre Maria Alfonsina è la fondatrice delle Suore del Rosario, che è l’unica congregazione autoctona di Terra Santa, ancora oggi fortemente presente. Chi era e qual è l’insegnamento che ha lasciato?
R. – Maria Alfonsina, seguendo la volontà della Vergine Maria, ha fondato questa congregazione. È una presenza veramente grandiosa adesso, soprattutto nel campo dell’educazione, con tante scuole in Giordania, in Palestina, in Israele, in Libano. E’ una missione educativa per i musulmani e per i cristiani, perché la loro scuola è aperta a tutti i cittadini, senza discriminazione. Questo è anche un esempio di dialogo per dire che noi siamo sempre aperti a dare un servizio educativo, positivo alle nostre società arabe.

D. – Questa congregazione è rivolta alle donne arabe. Dal punto di vista della promozione della donna, che esempio ha dato?
R. – Ai tempi di questa santa, la donna era messa ai margini della società. Parliamo dunque di un coraggio veramente straordinario. Alla fine si è scoperto che la Vergine Maria aveva chiesto a questa suora di fondare la congregazione.

D. – Parliamo di suor Mariam di Gesù Crocifisso, carmelitana scalza: che esempio ha dato?
R. – Era una donna analfabeta che ha capito che la forza di Dio passa dall’umiltà, dalla semplicità evangelica. Ma si può parlare di questa suora come esempio della gente che soffre a causa dell’estremismo: un giovane voleva farle cambiare religione, lei si rifiutò e questo ragazzo provò ad ucciderla. Ma la Madonna, la Vergine Maria, l’ha sempre slavata. Questo è un esempio della sofferenza che abbiamo anche nella religione del Medio Oriente. Soffriamo ancora a causa dell’estremismo, ma speriamo che le religioni siano sempre un segno di riconciliazione e di pace. La religione non deve mai essere usata per la violenza: è un esempio di semplicità, di umiltà e di pace.

D. – In piazza con lei e con la folta comunità di Terra Santa domenica ci sarà anche il presidente palestinese Abbas, come ha anticipato. Lo ricordiamo per esempio nella preghiera per la pace in Medio Oriente a giugno dell’anno scorso con Papa Francesco: c’era anche il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, e l’ex presidente israeliano Shimon Peres. Che esempio ne può nascere per il dialogo in questo momento?
R. – Non soltanto in Terra Santa, fra palestinesi e israeliani, ma per tutto il Medio Oriente, in Siria, in Iraq, in tutti gli altri Paesi, abbiamo bisogno della riconciliazione e della preghiera. Queste due sante ci danno veramente questo coraggio.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

Ultimi articoli

Carlo Acutis e Frassati santi nel Giubileo, lo ha deciso Papa Francesco. Ecco le date

Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…

20 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 20 novembre 2024. Maria, Avvocata nostra, prega per noi!

Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…

20 Novembre 2024

Oggi, 20 novembre, festa di Sant’Edmondo: il patrono dei regali. Chiedigli una grazia che hai particolarmente a cuore

Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…

20 Novembre 2024

Inizia oggi, lunedì 18 novembre 2024, la potente novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…

18 Novembre 2024

Festa di oggi, 18 Novembre: è la Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo (Preghiera)

Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…

18 Novembre 2024

Triduo. Prega la Madonna della Salute (per i prossimi 3 giorni). Affidiamoci a lei da oggi, 18 novembre 2024

Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…

18 Novembre 2024