Dall’account @Pontifex_it oggi doppio tweet, a distanza di pochi minuti, per ricordare agli utenti del social network che Gesù è la porta che conduce alla salvezza, e per invitare ciascuno di noi a far entrare Gesù nella nostra vita uscendo dagli egoismi, dalle indifferenze e dalle chiusure. Sono parole che sembrano “mirate” anche a chi in queste ore deve decidere per la pace nella difficile polveriera del Medio Oriente. Il Papa chiede di far spazio a Gesù e ribadisce, come ha già fatto anche negli ultimi interventi, che per risolvere le situazioni più drammatiche c’è bisogno di dialogo, e non di guerra. Con grande sofferenza e preoccupazione – ha affermato questa domenica all’Angelus Papa Francesco – continuo a seguire la situazione in Siria”. Nel Paese dopo quasi due anni e mezzo di guerra civile sono morte oltre 100 mila persone, di cui 7 mila sono bambini. Oltre 4 milioni tra profughi e sfollati, un quinto dell’intera popolazione siriana: “L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi. Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo”.
“Dal profondo del mio cuore vorrei manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime di questo conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e invitare a tenere sempre accesa la speranza di pace”: “Faccio appello alla Comunità Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione e metta tutto il suo impegno per aiutare la amata Nazione siriana a trovare una soluzione ad una guerra che semina distruzione e morte”. Al termine della preghiera mariana ha invitato i presenti a pregare la Regina della Pace.