La Bellezza e l’Amore salveranno il mondo e non la bruttezza e l’odio…
RIDATECI LA BELLEZZA – Gli artisti, i poeti, i cantanti e gli uomini dello spettacolo hanno “consacrato” la loro vita alla bellezza. Ridateci la bellezza, la vera fonte è quella Bellezza tanto antica e sempre nuova che si chiama Dio. Tv, giornali, responsabili del mondo della comunicazione: “Basta con la superficialità, le ambiguità, le blasfemie, le cronache nere o peggio “grigie”, cioè mischiate con qualche cronaca bianca solo per aumentare ascolti o fare scoop!”. Abbiamo sete di bellezza, di profondità, di vita, di arte, di musica vera, di amore. Abbiamo sete di Dio. Ridateci la bellezza di cantare la vita, di sognare il futuro, di dipingere un mondo diverso, di comporre poesie e musiche più belle. Bellissima la lettera che scrive il grande regista Pupi Avati al direttore della Rai: “Perché non si sconvolgono i palinsesti programmando finalmente i grandi film, i grandi concerti di musica classica, di jazz, di pop, i documentari sulla vita e le opere dei grandi pittori, dei grandi scultori, dei grandi architetti , la lettura dei testi dei grandi scrittori, la prosa, la poesia, la danza, insomma perché non diamo la possibilità a milioni di utenti di scoprire che c’è altro, al di là dello sterile cicaleccio dei salotti frequentati da vip o dai soliti opinionisti. Perché non proporre quel tipo di programmazione che fa rizzare i capelli ai pubblicitari ! Perché non approfittiamo di questa così speciale opportunità per provare a far crescere culturalmente il paese stravolgendo davvero i vecchi parametri, contando sull’effetto terapeutico della bellezza ?”.
La Bellezza e l’Amore salveranno il mondo e non la bruttezza e l’odio che possono distruggerlo.
Oggi più che mai siamo chiamati a nutrirci di Bellezza, vedere la Bellezza, comunicare la Bellezza, pensare cose belle. Un bel programma di vita per giornalisti, comunicatori, educatori, artisti, poeti, musicisti e sacerdoti. La Bellezza con la “B” maiuscola, perché un’estetica che non diventa estatica, cioè non ci fa uscire dal nostro egoismo, a cosa serve?
Concludo con un mio scritto che è anche il mio sogno da realizzare insieme:
VORREI UN MONDO NUOVO – Dopo questa pandemia, Signore, vorrei un mondo nuovo. Meno guerre, meno rumore, meno notizie negative, più pace, più silenzio, più bellezza. La visione di Isaia che il lupo dimorerà insieme con l’agnello, non è utopia, ma è un sogno che possiamo realizzare tutti insieme. Vorrei più preghiera, ma senza bigottismo e fanatismo. Vorrei più divertimento, ma senza droga e alcool. Vorrei sposi che si abbracciano, amici che si vogliono bene e i nemici che rifacciano la pace. Vorrei una Chiesa più povera…Più povera di potere, arrivismi, pettegolezzi, invidie, calunnie, sacerdoti che si stimano tra loro, vescovi che si amano per essere più uniti, più obbedienza e rispetto verso il papa. Vorrei una società più giusta, senza discriminazione, perché il vero razzista è chi non ama. Lucio Dalla cantava: “il mondo che verrà”, io preferisco impegnarmi ogni giorno per il mondo che è e che verrà.
fra Emiliano Antenucci
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