Better nutrition, better lives. Questo il titolo della Seconda conferenza internazionale sulla nutrizione, da stamani a venerdì alla sede Fao, a Roma. L’evento è organizzato dalla stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Questo giovedì mattina è atteso l’intervento di Papa Francesco, che seguiremo in diretta su PAPABOYS 3.0 nello spazio PAPABOYS WEB TV.
“Il cibo non deve mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica”. E’ la base della Dichiarazione di Roma per la nutrizione e il relativo Quadro d’azione, approvati stamani alla Conferenza di Fao e Oms: si ribadisce il diritto di tutti ad avere accesso ad un’alimentazione sicura, sufficiente e nutritiva, impegnando i governi a prevenire la malnutrizione in tutte le sue forme. I rappresentanti di oltre 170 Paesi, ministri, funzionari governativi, agenzie dell’Onu, organizzazioni intergovernative, membri della società civile fanno il punto su fame, sottonutrizione, carenza di micronutrienti (cioè le vitamine e i minerali necessari per l’uomo), ma anche sulla diffusione dell’obesità. Tutti gli interventi, da quello del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, tramite un video messaggio, a quello del direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, a quello della direttrice dell’Oms, Margaret Chan, sono partiti da una certezza: nella lotta alla fame e alla malnutrizione “sono stati compiuti grandi progressi”, ma – ha detto ad esempio José Graziano da Silva – esse “continuano a mietere vittime”. Sono infatti almeno 805 milioni le persone vittime di fame cronica nel mondo. La malnutrizione cronica ha interessato, solo nel 2013, 161 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni. Allo stesso tempo, c’è stato un aumento degli sprechi alimentari e dell’obesità in tutto il mondo. Da Silva ha detto che 500 milioni di adulti oggi sono obesi. Allora cosa fare? Il direttore generale della Fao ha esortato a “rimodellare i nostri sistemi alimentari per affrontare la malnutrizione”:
“We have all the knowledge, expertise and resources….
Abbiamo tutta la conoscenza, la competenza e le risorse per superare qualsiasi forma di malnutrizione. Infatti – ha detto – c’è già abbastanza cibo per tutti nel mondo per nutrirsi adeguatamente. Tuttavia, questa disponibilità di cibo non è stata tradotta in sano nutrimento per tutti”.
Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha parlato del prossimo Expo di Milano 2015, che ha come tema ‘Nutrire il pianeta’, e che darà – ha assicurato – “una piattaforma globale per aumentare la consapevolezza dell’esigenza di sradicare la fame”; stessi auspici dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha ricordato l’importanza dei piccoli agricoltori nelle nostre economie. Per la direttrice dell’Oms, Chan, l’attenzione va puntata ora su Ebola: nel documento finale si sottolinea come l’epidemia e le altre ancora non debellate rappresentino “enormi sfide per la sicurezza alimentare e la nutrizione”. Quindi il capitolo commerciale: l’eccessiva volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e agricoli di base – prosegue il documento della Conferenza – “deve essere monitorata e affrontata con maggiore attenzione, considerando i problemi di cui è all’origine”. D’altra parte, rilevano gli esperti, ancora “esistono forti disuguaglianze”. L’obiettivo quindi dev’essere quello della concretezza, come ha ricordato da Silva:
“First, to ensure global food security and nutrition….
Primo, assicurare cibo e nutrizione globale, il che significa – ha aggiunto – scorte di cibo sufficienti per tutti. Secondo, tradurlo in sano nutrimento per tutte le persone nell’arco della nostra vita. E terzo: dobbiamo raggiungere questi obiettivi in modi sostenibili ecologicamente, socialmente ed economicamente”.
Domattina, attorno alle 11.15, è atteso l’intervento di Papa Francesco alla plenaria. Già nel suo messaggio per la Giornata mondiale dell‘alimentazione, il 16 ottobre, il Pontefice aveva ricordato che per sconfiggere la fame “non basta superare le carenze di chi è più sfortunato” o assistere con aiuti e donazioni coloro che vivono situazioni di emergenza. E’ arrivato il tempo, aveva aggiunto, “di pensare e decidere partendo da ogni persona e comunità e non dall’andamento dei mercati”. Il servizio di Giada Aquilino per la Radio Vaticana