Il 30 dicembre 1576 nella città di Quito, capitale di una provincia spagnola situata nell’America meridionale, retta da un Viceré per conto di Filippo II, giunsero cinque monache dell’Immacolata Concezione guidate da Madre Maria de Jesus Taboada, cugina dello stesso re.
Le religiose erano state chiamate dalla Spagna per istituire anche in quella terra un convento di concezioniste, Ordine fondato nel 1484 a Toledo dalla portoghese Santa Beatriz de Silva.
Era il 1582. Un giorno, mentre stava pregando nel Coro del suo Convento ai piedi del Tabernacolo, dopo un increscioso episodio accaduto tra le Suore del Convento, Suor Mariana, dopo un breve colloquio con Nostro Signore, d’un tratto, udì un terrificante boato e vide l’intera chiesa immersa nel buio, nella polvere e nel fumo. Alzando lo sguardo, ella vide l’altare maggiore illuminato a giorno. Il Tabernacolo si apri e Cristo apparve, come sul Golgota nella sua agonia, con ai suoi piedi la Vergine Maria, San Giovanni e Maria Maddalena.
Credendo di essere stata lei la causa di questo, Suor Mariana, prostrandosi a terra con le braccia incrociate, esclamò: «Signore, sono io la colpevole! Puniscimi e perdona il tuo popolo».
Ma il suo Angelo custode la sollevò da terra e le disse: «No! Non sei tu la colpevole. Alzati, perché Dio desidera rivelarti un grande segreto».
Vedendo le lacrime della Vergine Maria, ella si rivolse a Lei dicendo: «Mia Signora, sono io la causa della tua tristezza?».
«No, non sei tu, ma il mondo criminale!».
Allora, Nostro Signore iniziò la sua agonia e Madre Mariana udì la voce di Dio Padre che disse: «Questo castigo sarà per il secolo XX»
D’improvviso, sopra la testa del Cristo agonizzante, apparvero tre spade sulle quali stava scritto: “Punirò l’eresia”, “Punirò l’empietà”, “Punirò l’impurità”, ed ella comprese che questo sarebbe avvenuto nel secolo XX. La Vergine Maria le domandò: «Figlia mia, vuoi tu sacrificarti per le persone di quel periodo?».
«Sì, lo voglio!» rispose Suor Mariana. Allora, d’improvviso, le tre spade sopra la testa ciel Cristo agonizzante, trafissero il cuore di Suor Mariana causandole una morte mistica. Ella comparve davanti al giudizio di Dio. Nostro Signore le presentò due corone: una di gloria imanortale, di indescrivibile bellezza; l’altra, di gigli bianchi circondati di spine, e le disse: «Mia Sposa, scegli una di queste corone». Ella doveva scegliere tra la gloria del Paradiso e la gloria del suo ritorno sulla terra, per soffrire come vittima sacrificale per placare la Divina Giustizia per le eresie, le empietà e le impurità che sarebbero state commesse nel secolo XX.
Rassicurata dalle parole della Vergine Maria e dalla Sua promessa di aiuto in questa terribile prova, Suor Mariana rispose: «Mia Signora e Madre, sia fatta in me la Divina Volontà!».
E dopo queste parole ella accolse con umiltà e rassegnazione la corona dei gigli circondati di spine, e tornò sulla terra per soffrire.
Ella divenne, così, una vittima sacrificale per le eresie, le empietà e le impurità dei nostri tempi!
“STELLA DEL MARE
NELLA TEMPESTA DELLA MIA VITA MORTALE
POSSA LA TUA LUCE ILLUMINARMI
IN MODO CHE IO
NON POSSA ALLONTANARMI
DALLA VIA CHE MI PORTA AL CIELO”
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