Tragedia nel mondo della televisione. Paolo Calissano, popolare attore di serie tv salito alla ribalta con la soap opera Vivere, è stato trovato morto nella tarda serata di ieri nella sua casa di Roma.
L’attore aveva 54 anni, a dare l’allarme è stata la compagna che non riusciva a mettersi in contatto con lui.
Nel suo appartamento – nel quartiere Balduina – sono intervenuti i carabinieri della stazione Medaglie d’Oro e i sanitari del 118, Calissano è stato rivenuto già senza vita nel suo letto. Sul posto i militari hanno trovato numerose pillole di psicofarmaci, sia in flaconi sia sparse per terra. Dai primi accertamenti pare che il decesso sia stato causato da un mix letale di medicinali con cui l’attore curava la depressione. Calissano probabilmente era deceduto da almeno un paio di giorni, il cadavere era in stato di decomposizione.
Indagini sono in corso e non è ancora chiaro se la morte sia avvenuta o meno per un gesto volontario. Il medico legale ha disposto l’autopsia, la salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Gemelli di Roma.
Nel frattempo, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Si tratta di un ipotesi di reato provvisoria, legata all’esigenza di effettuare l’esame autoptico sul corpo dell’attore.
Diventato popolare con Vivere, Calissano ha recitato in diverse fiction. Nel 2005 era stato arrestato con l’accusa di aver causato la morte della ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra, stroncata da un’overdose nella sua casa di Genova, e aveva patteggiato la pena di 4 anni. Volto noto delle fiction tra gli anni ’90 e il 2000, aveva recitato anche nella ‘Dottoressa Gio” e in ‘Linda e il Brigadiere’.