Mamma Natuzza e il legame con gli angeli del Cielo
Natuzza Evolo, come Padre Pio, aveva un rapporto speciale con gli angeli
Il primo biografo di Natuzza Evolo, Nicola Valente, ha lasciato un’efficace testimonianza sulle sue visioni angeliche della mistica:
Gli angeli li vede col corpo umano, fulgido e bellissimo, provvisto di ali e capelli biondi, lunghi e inanellati, che Iddio fa prendere loro onde possano essere visti dai terreni.
Quando Dio lo permette, vede l’angelo custode di ciascuno di noi a destra col vestito aureo o azzurro e bianco. Quest’angelo, avendo il compito di aiutarci a superare le tentazioni e di confortarci durante le pene del Purgatorio, ci accompagna fino all’assunzione in Paradiso, o ci abbandona all’atto della morte nel caso di dannazione, ricevendo poi in custodia un altro spirito.
L’angelo custode di ciascun sacerdote lo vede a sinistra, e sta a sinistra perché, essendo i sacerdoti ministri di Dio, vengono considerati superiori agli angeli come ministri, pur essendo come uomini, imperfetti o perfetti, inferiori… Da quest’ultimo dettaglio Natuzza identificò al primo sguardo, baciando poi loro la mano, diversi preti presentatisi a lei in abiti laici, spesso con lo scopo di ingannarla e metterne alla prova i “doni”.
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Come accadeva con Padre Pio, anche diversi figli spirituali della Evolo hanno dichiarato di aver ricevuto aiuto e conforto dopo aver invocato il proprio angelo perché presentasse le loro richieste a quello di Natuzza, seguendo le raccomandazioni di quest’ultima.
Fonte: Libro, Natuzza Evolo, il miracolo di una vita (Luciano Regolo)
La preghiera che recitava Natuzza a Maria
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