Vi portiamo alla scoperta della casa natale e della casa maritale di Santa Rita, si trovano entrambe a Roccaporena a pochi chilometri da Cascia nel cuore della Valnerina in Umbria.
Gli atti del processo di beatificazione non forniscono dati certi circa la casa in cui Rita venne alla luce.
Il Cardinale Fausto Poli (nato ad Usigni, Poggiodomo, uomo di fiducia di Papa Urbano VIII) quando decise di istituire a Roccaporena un luogo di culto pubblico in cui fosse venerata, fece riadattare a cappella la casa maritale, segno evidente che quella natale non esisteva più, forse distrutta dal sisma del 1599.
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Il primo a fare menzione della «casa dove nacque la Beata» fu padre Nicola Simonetti da Maltignano, uno dei primi biografi della Santa. Questi, nel 1697, dopo aver visto quella maritale trasformata in cappella, individuò la casa natale, che manteneva l’antico nome di “casa dei Mancini”.
La Casa maritale
Qui Rita visse dall’anno del matrimonio fino al giorno in cui fu ammessa a vestire l’abito dell’Ordine di S. Agostino. Nella generale devastazione provocata dal terremoto del 1599, che rase al suolo Roccaporena, questa casa rimase illesa. I giudici che parteciparono al processo di beatificazione, nel 1626, raccolsero testimonianze chiare e univoche concernenti questa abitazione, appartenuta alla famiglia del marito di Rita. Il Cardinale Fausto Poli, che ne perorò presso Papa Urbano VIII la Causa di beatificazione, finanziò con cinquecento scudi la trasformazione del piccolo edificio in cappella aperta al pubblico culto (20 ottobre 1629).
All’interno è conservato il celebre dipinto che raffigura Rita nell’atto di ricevere la spina; risale alla metà del Seicento e fu commissionato dal Cardinale Poli – il cui stemma compare nella tela – al pittore napoletano Luca Giordano.
Fonte testo e foto – www.roccaporena.com