La Chiesa cattolica in Egitto condanna con forza gli attentati terroristici che ieri hanno provocato la morte di almeno 30 soldati presso un check-point nella penisola del Sinai, a pochi chilometri dal confine con la Striscia di Gaza.
“Nelle circostanze che attraversa la nostra amata Patria” si legge in un comunicato tempestivamente diffuso dal patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak a nome dell’Assemblea dei patriarchi e dei vescovi delle Chiese cattoliche presenti in Egitto, “mentre poniamo le fondamenta di una nuova tappa piena di speranza e di luce per tutti gli egiziani che aspirano a un futuro migliore, cosa che richiede l’unità tra tutti noi, presentiamo le nostre sentite condoglianze al Presidente della Repubblica Abdel Fattah al-Sisi e a tutte le valorose Forze Armate egiziane”.
Le condoglianze vengono anche presentate alle famiglie dei soldati uccisi, definiti “martiri”, nella certezza che “il sangue dei martiri è seme di progresso e non viene versato invano”. Il comunicato, ripreso dall’agenzia Fides indica la via della concordia e dell’unità nazionale come unico antidoto davanti alle aggressioni terroristiche: “Noi egiziani” si legge nel documento “siamo un solo popolo, uniti con il Presidente e l’esercito egiziano, e tutti siamo disposti a offrirci in pegno per l’Egitto e per ogni granello di sabbia del Sinai”.
L’attentato, realizzato con l’esplosione coordinata di almeno due auto-bomba, rappresenta l’evento più sanguinoso avvenuto nel Sinai da quando è stato deposto il precedente Presidente Mohammed Morsi, esponente dei Fratelli Musulmani. Fonte: Radio Vaticana