Quinta fumata nera. Elisabetta Casellati non supera il quorum (505 voi) e si ferma a 382 preferenze.
Nonostante la richiesta del Pd di non presiedere lo scrutinio delle schede, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, è rimasta seduta al suo posto, accanto al presidente della Camera, Roberto Fico.
Secondo i dem, infatti, la sua presenza è del tutto “inopportuna” dal momento che Matteo Salvini in mattinata ha lanciato ufficilamente per il centrodestra la sua candidatura al Quirinale.
Fumata nera alla quinta votazione: 382 voti per Casellati
Ancora una fumata nera nella quinta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. L’attuale presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, candidata dal centrodestra, ha ricevuto 382 voti. Il quorum era fissato a 505 voti. Quattrocentosei le astensioni. Voti anche per Mattarella, Di Matteo, Berlusconi, Tajani, Casini, Cartabia e Draghi. Nel pomeriggio ci sarà una nuova votazione (la sesta).
Pd: “Inopportuno che Casellati co-presieda lo scrutinio”
“E’ del tutto inopportuno che la presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per se stessa”. E’ quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd. “Nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà. Ci auguriamo il medesimo rispetto delle istituzioni”, aggiunge.
Cosa può succedere alle 17 nel prossimo voto?
Ci sono due strade percorribili per il prossimo voto, previsto per le ore 17 dopo il ‘Flop Casellati’ raccolto da Salvini e company: il blitz del leader leghista va in porto, oppure la sua corsa in solitaria termina una volta per tutte. Giallorossi alla finestra. Nel Pd sembrano determinati ad attendere ancora un giorno. Matteo Renzi invece, apre ad un Mattarella Bis.