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Emanuela Loi, l’agente ragazzina che morì con Paolo Borsellino

E’ l’unica donna della Polizia di Stato morta in servizio, aveva 24 anni, con Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, faceva parte della scorta uccisa con il giudice a Via D’Amelio.

L’equazione Via D’Amelio – Paolo Borsellino, dopo tante navi della legalità, dopo quattro processi, dopo tante commemorazioni e una verità intera sempre più difficile da raggiungere man mano che il tempo passa, è un’equazione quasi ovvia. Tutti ricordano. Anche chi era distratto il 19 luglio ha dovuto aprire gli occhi brutalmente.

Pure l’equazione Via D’Amelio – scorta viene facile, molto meno, invece, dare un volto, una storia, un nome a quelle cinque persone raccolte a brandelli assieme al giudice. Si chiamavano Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi. Quanti di noi, sinceramente, potrebbero dire con sicurezza davanti allo specchio di saper elencare a memoria questi nomi?

Per questo, perché ci sfuggono, abbiamo scelto di dedicare a lei, alla poliziotta ragazzina, aveva 24 anni, l’unica donna in divisa morta in servizio, questo ricordo che raccoglie testimonianze, libri e film, che negli ultimi anni si sono sforzati di far uscire la sua giovane vita caduta dall’ombra di un ricordo inanimato, anche se è vero che come nelle pagine del dossier si racconta essere ombra e nell’ombra è nel dna di chi fa scorta.




Ma non è una buona scusa, a 26 anni dalla morte, far riemergere queste persone che hanno lasciato vita e affetti al servizio dello Stato ci sembra un dovere morale.

Fonte www.famigliacristiana.it

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