Nei duecentoquaranta caratteri di Twitter – il social media che permette il raggiungimento contemporaneo di milioni di utenti – Francesco condensa tutto il suo dolore per la devastazione che travolge in queste ore l’Ucraina. Dopo gli appelli contro le armi o per gli aiuti alla popolazione, tramite citazioni di brani della Fratelli Tutti, per il suo messaggio di oggi dall’account @Pontifex in dieci lingue, il Papa formula una preghiera. Accompagnata da un profilo del Pontefice a capo chino nell’atto di pregare, l’orazione è dedicata soprattutto a chi ora “sta soffrendo sotto i bombardamenti”, come ha detto ieri nell’udienza generale. Al testo seguono gli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina. Il tweet, come gli altri, è stato tradotto anche in lingua russa e ucraina.
Ucraina, gli scout a Piazza San Pietro pregano per la fine della guerra
Roberta Barbi – Città del Vaticano per Vaticannews.va
La risposta degli scout all’invito di Papa Francesco a digiunare e pregare il Mercoledì delle Ceneri per la pace in Ucraina non si è fatta attendere: ieri sera un migliaio di giovani in pantaloncini corti si sono riuniti in piazza San Pietro alle 21 per una veglia in cui hanno cantato, riflettuto e pregato in lingua italiana e ucraina. Una preghiera comunitaria che diventa un grido forte verso il cielo, a implorare “da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a costruire”, come ha scritto Papa Francesco proprio ieri nell’omelia per la Messa delle Ceneri, letta dal cardinale segretario di Stato Parolin.
È la lettura del discorso della Montagna dal Vangelo di Matteo, il cuore della veglia degli scout, un momento di riflessione che diviene commozione quando quelle stesse parole risuonano in lingua ucraina nella piazza gelida. Ma negli spunti proposti dagli organizzatori, anche la storia di Caino e Abele dal libro della Genesi, quel racconto delle “radici del male” in cui l’uomo, nominato custode di suo fratello, ne diventa invece l’omicida, scoprendo la violenza e il peccato. Parole che vengono spiegate da altre parole, quelle tratte dall’Enciclica di Francesco, Laudato si’: “Quando tutte queste relazioni sono trascurate, quando la giustizia non abita più sulla Terra, la Bibbia ci dice che tutta la vita è in pericolo”.