E’ passata solo qualche ora, ma ancora in città e non solo, si parla della Statua del Bambino Gesù che avrebbe respirato! E poi il profumo intenso, di rose. Ricostruiamo cosa è accaduto in questi giorni tramite i servizi dei corrispondenti dell’informazione locale.
«Era un profumo simile a quello delle rose». Sono le parole di alcune bambine di che hanno assistito ai cosiddetti «miracoli» avvenuti venerdì al “Cenacolo di preghiera” del movimento “Regina dell’Amore” in località San Martino. Il gruppo di adolescenti al mattino ha percepito una profumazione nell’acqua della fontana nel cortile dell’edificio. Quel pomeriggio invece hanno raccontato di aver visto una statua di Gesù Bambino muovere la pancia come se stesse respirando. Si tratta di Franziska, Magdalena, Veronika, Rosalinda e Katharina, tra i 12 e i 14 anni, residenti in Alto Adige e Baviera, che la settimana scorsa hanno partecipato alla “Riunione delle famiglie” di lingua tedesca organizzato dal movimento spirituale nella loro sede a San Martino di Schio. Da domenica il gruppo di circa cento persone è rientrato a casa, ma i loro genitori hanno accettato di farle rispondere ad alcune domande riguardo a ciò che dicono di aver visto e sentito.
ACQUA PROFUMATA. L’episodio dell’acqua profumata sarebbe avvenuto intorno alle 11, quando il gruppo di una ventina di bambine stava partendo per la via Crucis. Tutte le cinque adolescenti confermano. «Ho riempito la bottiglia alla fontana e ho sentito quel buon profumo – spiega Magdalena – Ho lasciato sentire altre persone, anche mia mamma e tutti hanno sentito». «Era come un mazzo di rose. Ho saputo subito che era il profumo della Regina dell’Amore» sottolinea Franziska. «Mio padre – spiega Veronika – mi aveva spiegato che non solo la croce nel Cenacolo profuma, ma anche, qualche volta l’acqua della fontana. Ho preso un bicchiere e l’ho riempito. Non profumava subito, ma poi era molto forte. E anche altri hanno sentito». Magdalena aggiunge: «Subito ho pensato “Wow” un miracolo della Madonna». E ancora: «Qualcuno mi ha detto il profumo è solo per momenti e persone speciali. E che succede raramente». Anche Katarina e Rosalinda confermano la percezione.
GESÙ BAMBINO. Il secondo episodio, quello della “respirazione” del Bambin Gesù, sarebbe avvenuto lo stesso giorno mentre pregavano davanti al manufatto custodito nel Cenacolo. «Verso le 15 siamo andati alla statua di Gesú Bambino – racconta Franziska – Ho pregato che facesse un piccolo miracolo per Marie (una loro compagna lì presente), perché lei potesse credere. Ed è successo: per prima Marie ha detto “La pancia si muove”. Subito dopo ho visto anche io». «Noi avevamo una guida fuori dal cenacolo – aggiunge Magdalena – Ma solo poche di noi sono andate dentro dove c’è Gesù Bambino perché hanno pensato che dentro è più fresco mentre fuori era molto caldo. Marie e Franziska loro hanno detto che la statua ha respirato». «Il Gesú Bambino stava respirando – racconta Rosalinda – L’ho visto anche io. Era molto strano, ma bello. Quando ce ne siamo accorte abbiamo continuato a pregare. L’esperienza è durata alcuni minuti». «Marie ha visto per prima e ha detto “Gesù respira!“ – conferma anche Katharina – Allora mi sono accorta anche io che la pancia si muoveva. Il tutto è durato circa 15 minuti». Ancora Franziska: «Dopo aver visto Gesù respirare abbiamo preso gli altri del gruppo e siamo rimasti lì per quasi 20-30 minuti. Era bellissimo. In un primo momento ho pensato di essere matta, ma vedendo che anche gli altri che erano con me vedevano la stessa cosa, ho capito che era un grande dono di Dio».
IL GIORNO DOPO. Anche Veronika racconta lo stesso episodio relativo al venerdì. «Una ragazza ha visto che la pancia della statua di Gesu Bambino si muoveva come se stesse respirando. Lei lo ha raccontato e subito dopo altre due ragazze nello stesso momento hanno visto la stessa cosa». E prosegue: «Alcune hanno visto, e altre non hanno visto. Per prima cosa abbiamo pensato di avere delle allucinazioni, ma al sabato abbiamo visto la stessa cosa». Che il fatto si sia ripetuto lo confermerebbe anche la madre di una delle ragazzine: «Alcune di loro hanno visto la stessa cosa anche al sabato. Anche una delle mie figlie». E continua: «Alcune di quelle che hanno avuto questa esperienza non sono più sicure di quelle che hanno visto, si sentono confuse». Le ragazzine intervistate, in ogni caso, in riferimento alla loro esperienza sono sostanzialmente concordi nel parlare di «un dono di Dio». Questo episodio comunque, com’era da prevedere sta facendo molto discutere.
Il servizio è stato pubblicato dal quotidiano L’Arena
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