Quesito – Caro Padre Angelo, le chiedo: era proprio necessario che Maria Santissima, una volta sposata, rimanesse vergine? Se nel matrimonio la sessualità è parte fondamentale, tanto che un rifiuto potrebbe essere motivo di annullamento, mi ponevo un pò questo quesito…
Se la Madonna non fosse rimasta vergine nel matrimonio, pur non commettendo peccato, sarebbe venuta meno alla Sua Santità? La ringrazio, Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
1. per dare una risposta adeguata alla tua domanda è necessario sapere per quale motivo la Madonna scelse per se stessa la verginità. Le motivazioni che si portano sono essenzialmente due.
2. La prima: poiché Maria era colma di una santità e di una capacità di amare superiore a quella di tutti gli abitanti del paradiso messi insieme (compresi i vergini) sentiva il desiderio di amare Dio più di se stessa. Lo possedeva dentro il suo cuore mediante la grazia santificante e desiderava amarlo direttamente senza passare la mediazione pur mobilissima del matrimonio. Se san Paolo consigliava la verginità “per stare uniti al Signore senza distrazione” (1 Cor 7,35) e aveva scelto per se stesso questo stato di vita, come non pensare che anche la Madonna non lo abbia fatto per motivi ancor più forti di quelli di san Paolo? Tanto più che la Madonna doveva essere stata toccata dal desiderio manifestato da Dio di stringere con l’umanità e con ognuno di noi una specie di sposalizio: “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” (Os 2,21-22).
2. La seconda motivazione nasce dall’umiltà della Madonna.
Maria, in forza dei doni eccelsi dello Spirito Santo che ricolmavano la sua anima, aveva una conoscenza molto penetrante delle Scritture. Aveva capito bene chi sarebbe stato il Messia atteso da tutti: “Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti” (Is 9,5-6). Aveva capito bene che Colui che era stato predetto dai Profeti era Dio: “Dio potente, Padre per sempre”. Pur avendo un concetto elevatissimo della maternità, perché sapeva che era voluta da Dio e che era finalizzata ad incrementare il popolo santo del Signore, tuttavia si sentiva indegna per una maternità come quella del Messia e si mise da parte. Scelse la verginità per umiltà. A quest’umiltà farà riferimento Lei stessa nel Cantico del Magnificat quando dirà “Perché ha guardato all’umiltà della sua serva” (Lc 1,48).
3. Qualcuno aggiunge un terzo motivo: per affrettare la venuta del Messia la Madonna, che pregava per questa intenzione come tutti i giusti dell’Antico Testamento, sentì l’esigenza di rafforzare la sua preghiera unendovi il sacrificio della rinuncia della maternità, che teneva in altissima considerazione. Con tutte le proprie forze desiderava e invocava la venuta del Redentore, proprio per l’ardentissimo amore che aveva per Dio e per l’umanità. Sentiva l’esigenza di invocarlo non solo con i sospiri dell’anima e le preghiera, ma donando al Signore qualcosa di molto grande.
4. Quando l’Angelo le reca l’annuncio che diventerà Madre, la Madonna farà riferimento al suo proposito verginale, che nel frattempo era stato condiviso pienamente anche da Giuseppe: “Come è possibile? Non conosco uomo” (Lc 1,14).
In un Commentario della Sacra Scrittura si legge: “Rassicurata intorno alla sua verginità, Maria con la più grande umiltà e la più profonda obbedienza si rimette alla volontà di Dio dicendo “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).5. La verginità di Maria fu una scelta piena d’amore. Le parve che fosse perfettamente corrispondente ai disegni di Dio. L’angelo, che parlò a Lei da parte di Dio, la rassicurò su questo, Anzi le fece comprendere che questa scelta verginale era necessaria perché Dio assumesse una natura umana.
6. Fatte tutte queste premesse, che senso avrebbe avuto rompere durante il matrimonio il proposito che aveva fatto con grande amore e per altro condiviso dal suo Sposo? Maria non poteva venir meno al proposito espresso davanti a Dio. Era una questione di amore e di fedeltà. Ed era un questione di fedeltà anche nei confronti di San Giuseppe, che amava la verginità nella medesima lunghezza d’onda con lui amava Lei, la sua castissima Sposa.
7. Vi è da aggiungere anche un’altra cosa: Maria si accorse che anche il suo parto fu verginale, senza alcun spargimento di sangue e senza alcun dolore. Se vi fosse stato spargimento di sangue sarebbe rimasta contaminata, secondo la legge mosaica. Ora come poteva succedere che Colui che veniva nel mondo per purificare e santificare come suo primo atto rendesse impura e contaminata, sia pure solo sotto il profilo rituale, la sua santissima Madre?
La Madonna fu testimone di questo parto miracoloso, di cui si può scorgere qualche traccia in alcune versioni di Gv 1,13.
8. Sull’assenza di dolore è eloquente l’evangelista san Luca quando dice che la Madonna ha fatto tutto da sola, ha partorito il bambino, l’ha avvolto in fasce e lo depose in una mangiatoia (cf. Lc 2,7). Maria al momento del parto sembra nel pieno vigore di se stessa, contrariamente allo spossamento che provano tutte le donne di questo mondo dopo un simile evento. E allora: se Dio l’aveva conservata vergine anche durante il parto per manifestare che era venuto per purificare e santificare, che senso avrebbe avuto perdere la verginità se non profanare un miracolo così portentoso e pieno di significato?
9. Infine, venendo alla tua ultima domanda, desidero ricordare che la sessualità, che nel matrimonio si esprime in maniera molto alta anche nel rapporto sessuale, tuttavia non si esaurisce in esso, né lo richiede se i due coniugi di comune accordo vi rinunciano.
Diversamente dovremmo dire che il matrimonio tra la Madonna e san Giuseppe che aveva come fondamento la comune volontà di rimanere vergini non era un vero matrimonio. Il matrimonio è ordinato anche al mutuo aiuto e al perfezionamento dei coniugi che può essere realizzato di comune accordo anche con il proposito di verginità o di astensioni dai rapporti coniugali. Pertanto il matrimonio della Madonna con San Giuseppe è stato un vero matrimonio, che ha portato i due sposi ad una castissima dedizione vicendevole e ad un amore reciproco del tutto puro, santo e sempre santificante.
Sono contento di risponderti in questo tempo natalizio che ci fa gustare meglio la verginità di Maria e della Santa Famiglia di Nazaret. Ti ricordo al Signore e ti benedico. Padre Angelo
Redazione Papaboys (Fonte www.amicidomenicani.it)
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