Sette morti a Beit Lahiya, tra cui un videoreporter italiano, Simone Camilli. La strage nel nord di Gaza è avvenuta durante un tentativo di smantellare un missile israeliano da parte di esperti palestinesi. La notizia è confermata dai portavoce del ministero dell’Interno palestinese e dei servizi di emergenza. L’esplosione ha causato anche numerosi feriti, alcuni in gravi condizioni. Tre delle vittime sono palestinesi.
Il giornalista italiano ucciso lavorava per Ap. Il primo a riferire della sua morte è stato su Facebook il portavoce del ministero della Sanità palestinese a Gaza Ashraf al-Qedra, precisando che le vittime sarebbero tre palestinesi, un giornalista italiano e un quinto di nazionalità sconosciuta. Il portavoce riferisce che le vittime sono state investite dalla deflagrazione di un missile israeliano che non era esploso. L’identità del reporter ucciso è stata confermata anche da fonti locali citate dall’Ansa.
Chi era Simone Camilli. Simone era nato a Roma il 28 marzo del 1979. Aveva una grande esperienza sul campo, lavorando per diverse agenzie internazionali tra cui l’Associated Press. Aveva coperto alcuni dei maggiori eventi dal Medio Oriente alla Turchia ai Balcani fino al disastro della Costa Concordia. «Simone viveva da lungo tempo in quella zona ma in passato ha seguito anche altri conflitti in zone difficili del mondo, autore di numerosi reportage. È sempre stato in prima linea», raccontano alcuni parenti.
Oggi è il terzo e ultimo giorno di tregua nella Striscia di Gaza, mentre al Cairo i negoziatori israeliani e palestinesi riprendono i colloqui per tentare di trasformare il cessate il fuoco in una formula di pace più duratura che soddisfi obiettivi quasi opposti, quelli della sicurezza di Israele e la revoca del blocco di Gaza. Il cessate il fuoco in vigore, complessivamente rispettato, scade alla mezzanotte locale, le 23 in Italia. Il bilancio delle vittime di oltre un mese di guerra si è fermato per ora a 2.000 morti palestinesi, in maggioranza civili, e 67 morti israeliani, quasi tutti soldati.
Il documentario del reporter italiano ucciso a Gaza:
A cura di Redazione Papaboys fonti: La Stampa / Avvenire