Alla scoperta del “Cammino di Santiago del centro-Italia”
Con la riapertura dei confini regionali e l’inizio dell’estate, è scattata nel cuore di ognuno di noi la voglia di vacanze. Dove andare, cosa fare, come saranno le norme da rispettare nelle strutture? Molta la confusione e le domande.
Noi vi proponiamo una vacanza alternativa che vi permetterà di riscoprire voi stessi, la fede e le bellezze di luoghi incontaminati. Un’esperienza che vi permetterà di stare a contatto con poche persone e in luoghi poco affollati.
Stiamo parlando del Cammino di San Benedetto: 300 km partendo da Norcia, alle propaggini dei Monti Sibillini; passando per Subiaco, nel cuore dei Monti Simbruini, fino a ad arrivare nella celeberrima Abbazia di Montecassino.
16 tappe attraverso sentieri di montagna, strade bianche o a basso traffico, percorrendo paesaggi meravigliosi fra Umbria e Lazio.
Un cammino che vi permetterà di toccare luoghi legati alla vita di San Benedetto, ma anche quelli di altri amati santi, come: Santa Rita da Cascia, San Francesco d’Assisi, San Tommaso d’Aquino o San Giuseppe da Leonessa.
Potete farlo a piedi, in bici, a cavallo o con gli asini; da soli o in compagnia, sempre rispettando le norme del distanziamento sociale.
Ci raccomandiamo di informarvi bene sulle strutture ricettive aperte, fondamentali per organizzare le vostre soste o per riposarvi alla fine di ogni tappa.
Per partire occorre un abbigliamento adatto, il libro-guida del cammino e tanto cuore.
All’inizio del percorso dovrete avere con voi il libretto delle credenziali, una sorta di “passaporto” identificativo dei pellegrini.
Permette di alloggiare presso le ospitalità “a donativo” e presso le strutture “commerciali” a prezzi convenzionati. Vi si appongono i timbri dei luoghi attraversati; presentandola a Montecassino, permette di ricevere il “testimonium”, l’attestato di avvenuto pellegrinaggio.
Si parte da Norcia, il luogo dove sono nati San Benedetto e sua sorella Santa Scolastica; si tocca Subiaco che è il luogo dove il santo visse da eremita per tre anni in una grotta per poi fondare ben 12 monasteri nell’Alta Valle dell’Aniene (ne rimane solo uno oggi, il Monastero di Santa Scolastica a Subiaco); il cammino poi, si conclude a Montecassino, in una delle abbazie più belle al mondo dove il santo morì e scrisse la regola del suo ordine.
Questo itinerario vi permetterà di conoscere borghi e paesaggi reconditi, tagliati fuori dal turismo di massa, proprio per questo ancora più suggestivi.
Meritano sicuramente una citazione: Monteleone di Spoleto, Leonessa, Poggio Bustone, Castel di Tora, la Certosa di Trisulti e l’Abbazia di Casamari.
Se avete voglia di partire per questo cammino potete andare sul sito: www.camminodibenedetto.it per tutte le informazioni e il percorso.
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