La nostra grande iniziativa in occasione dei suoi prossimi 80 anni. Dal tuo cuore alle sue mani. Il Gruppo editoriale San Paolo coinvolge i lettori delle sue testate stampando un milione di speciali cartoline. Famiglia Cristiana le allegherà sui prossimi due numeri, il 44, in edicola dal 27 ottobre, e il 45, dal 3 novembre.
Potrete personalizzare il messaggio con un vostro pensiero e rispedirlo alla sede del Gruppo. Tutte le cartoline ricevute entro il 22 novembre verranno consegnate personalmente al Santo Padre. I pensieri più belli dei lettori saranno pubblicati sul giornale e sul suo sito. Come segno concreto di vicinanza a Francesco, il Gruppo editoriale San Paolo ha deciso di sostenere un’opera cara al Pontefice, il dispensario pediatrico Santa Marta, che da oltre 90 anni si prende cura di famiglie e di bambini in difficoltà. I lettori che lo vorranno potranno partecipare a questo regalo solidale facendo una donazione diretta alla struttura vaticana.
Fu una sorpresa e lo è ancora. Quando Jorge Mario Bergoglio si affacciò alla loggia delle Benedizioni della basilica vaticana, appena eletto 266° Pontece della Chiesa cattolica, nessuno si immaginava che avrebbe stravolto molti paradigmi, compresi quelli che stabiliscono dov’è il centro o la periferia della Chiesa e del mondo. Era un Papa inatteso. E adesso che compie 80 anni non si quieta.
Dalla parte opposta c’è il dialogo, che è insieme metodo e ragione della resistenza del Vangelo. Il dialogo è l’antidoto «all’inquinamento dell’indifferenza», ha detto Francesco ad Assisi poche settimane fa, ma è anche l’antidoto «all’egoismo di chi è infastidito» e a quella sorta di prudenza dei puri che viene ritenuta dalla maggior parte dei credenti il precetto principale del buon cristiano. Francesco ogni mattina a Santa Marta insiste, a ben vedere, proprio sulla necessità di contrastare la “prudenza dei puri”, perché il Vangelo non può essere imbrigliato in un recinto, né i cristiani possono sfuggire alla logica della centesima pecora.
E quando si coprono occhi, orecchi e naso per non vedere e non sentire il grido dei poveri e la puzza della morte che sale da troppe parti del mondo, ma anche da dietro l’angolo di casa nostra, si misura la differenza tra il seguire l’emozione che suscita papa Francesco e l’adesione a ciò che dice con i gesti e le parole. Bergoglio da tre anni procede contromano rispetto a tutte le strategie che dentro la Chiesa e fuori tendono a schierare uomini e istituzioni per decidere chi sono i buoni e i cattivi, chi va isolato o posto al centro, chi umiliato e chi premiato, chi va intimidito e chi invece ammesso magari solo all’ultimo posto. Vale sul piano geopolitico e vale su questo ecclesiale. Sorpresa di Bergoglio o sorpresa di un Vangelo che Francesco sta solo liberando dalle incrostazioni che lo imprigionavano e dai lacci che lo bloccavano?
Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it)
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