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HomeNewsCaritas et VeritasFacciamoci furbi, facciamoci servi! Seguiamo Cristo fino in fondo..

Facciamoci furbi, facciamoci servi! Seguiamo Cristo fino in fondo..

Cercare i primi posti nel cristianesimo, ma come li intende il mondo, significa non avere compreso fino in fondo cosa è venuto ad annunciare Cristo. Ma siamo pazienti con noi stessi, nemmeno gli apostoli lo hanno compreso subito.

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i Dodici e lungo la via disse loro:
«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti». (Mt 20, 17-28)

«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà». Fare lo spoiler al dolore serve a poco. Anche se qualcuno ci dice che andrà a finire bene, a noi interessa lo svolgimento, cioè quello che accade prima che finisca bene.

E abbiamo migliaia di modi per non pensarci, per anestetizzare la fatica di vivere, pur sapendo che andrà a finire bene se seguiremo Lui su quella strada. Cercare i primi posti nel cristianesimo è un modo chiaro di dire che non si è capito fino in fondo ciò che Gesù è venuto ad annunciarci: “Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli, prostrandosi per fargli una richiesta.

Ed egli le domandò: «Che vuoi?» Ella gli disse: «Di’ che questi miei due figli siedano l’uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra, nel tuo regno». Gesù rispose: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io sto per bere?» Essi gli dissero: «Sì, lo possiamo»”.

Chiedere i primi posti, come fa la mamma di Giacomo e Giovanni per i suoi figli nel vangelo di oggi, è come farsi raccomandare per mettersi in prima fila in un delfinario. Praticamente i primi a bagnarsi saranno proprio loro, ma per chi non pensa con questa lungimiranza è convinto di aver chiesto un affare. L’umiltà dell’ultimo posto, in realtà è una furbata che solo chi ha capito che cosa ha detto Cristo può davvero vivere.

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Il problema è sempre lo stesso: ascoltarlo fino in fondo, e capire che la cosa più grande che uno possa fare non è accaparrarsi un posto ma mettersi a servire: “Voi sapete che i prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i grandi le sottomettono al loro dominio. Ma non è così tra di voi: anzi, chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere primo, sarà vostro servo”. Perché solo chi serve in realtà è nella somiglianza migliore a Cristo.

#dalvangelodioggi




Fonte it.aleteia.org

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